È uscito il libro «Il Romanzo della Pasta Italiana» di Nunzio Russo, scrittore e discendente di un’antica famiglia di produttori di pasta alimentare siciliana. Il libro, disponibile in formato cartaceo ma anche in ebook, presenta la storia della pasta secca e traccia un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da una cinquantina di immagini.
Il romanzo della pasta italiana di Nunzio Russo. Una storia lunga novecento anni. Pubblicato da Edizioni Tripla E, codice ISBN: 978-88-6690-2386
Le origini della pasta: la risposta nelle tradizioni orali tramandate dalle generazioni di pastai. Manca una valida certificazione storica.
Nessuna valida certificazione storica sulle origini della pasta. Non basta il resoconto del viaggio di Al Idrisi. Bisogna ricorrere alle reali esperienze dei produttori di epoche passate e giunte fino ad oggi. E’ questo il dato che emerge dalle pagine del saggio Il Romanzo della Pasta Italiana di recente pubblicazione.
Giorgio Mancinelli, larecherche.it
– Pagine: 78
– Edizioni Esordienti Ebook, 2014
– ISBN: 978-88-6690-238-6
– Prezzo edizione cartacea: 14 euro
– Prezzo edizione e-book: 2,99 euro
– Modalità d’acquisto www.nunziorusso.it –
www.pastaitaliana.altervista.org
Nunzio Russo racconta Il Romanzo della Pasta Italiana a studenti e docenti del Liceo Classico e Artistico.
Termini Imerese, 17 novembre 2015. E’ stata aperta al pubblico la mostra sul tema “Antiche arti e mestieri della tradizione siciliana: occasione di sviluppo sociale ed economico” ,a cura dei due Lions clubs Termini Himera Cerere e Termini Imerese Host, del Leo club Termini Imerese e sotto il patrocinio del comune di Termini Imerese. Nell’incantevole pinacoteca del museo civico “B. Romano”, dopo i saluti del sindaco Salvatore Burrafato, di Fabio Lo Bono (presidente del C.L. Termini Himera Cerere), di Anna Amoroso (secondo vicepresidente del C.L. Termini Imerese Host) e di Nella Viglianti (dirigente scolastico dell’I.I.S.S. G. Ugdulena), sotto la sapiente regia di Francesca Caronna, curatrice della mostra, si sono succeduti vari interventi. Protagonisti i pastifici con il saggio Il Romanzo della Pasta Italiana raccontato dall’autore Nunzio Russo, le OMI Reggiane con il curatore dell’Archivio digitale Reggiane Adriano Riatti, il parco minerario Floristella con lo scrittore Salvatore Trapani, il sistema di panificazione con il delegato di Cefalù per l’Accademia italiana della cucina Nicola Nocilla e, infine, i mestieri tradizionali delle Madonie con Piercalogero D’Anna. Interessanti, inoltre, le schede sugli antichi mestieri e l’intervista ad anziani lavoratori interpreti di tradizioni locali, entrambe realizzate dagli studenti del liceo classico “G. Ugdulena” di Termini Imerese, oltre alle puntuali riflessioni sul tema di Franco Amodeo.
Il Romanzo della Pasta Italiana e Nunzio Russo insieme con i Lions Club realizzano una mostra/evento per gli studenti nella pinacoteca del Museo Civico B. Romano di Termini Imerese.
Lo scrittore Nunzio Russo presenta Il Romanzo della Pasta Italiana, Edizioni Esordienti Ebook 2015, alla mostra/evento Antiche Arti e Mestieri della Tradizione Siciliana organizzata dai Lions Club presso il Museo Civico B. Romano di Termini Imerese. L’autore ha raccontato l’opera agli studenti e ai docenti del Liceo Classico e Artistico della città.
Il Romanzo della Pasta Italiana. Nunzio Russo racconta alcune storie riguardo la regina del Made in Italy a Stupor Mundi, il programma culturale in lingua siciliana.
Parlando brevemente di alcuni aspetti del rapporto tra la Sicilia e la pasta con Nunzio Russo, autore del libro “Il romanzo della pasta italiana”, Casa Editrice Tripla E, Moncalieri (To) 2015. L’autore è discendente, tanto per via paterna quanto materna, di antiche famiglie di industriali della pasta. Il Romanzo della Pasta Italiana ha ricevuto il XXI Premio Internazionale Del Museo (Roma Italia – San Francisco USA) nel 2017 a Roma.
Guarda il video di Stupor Mundi Channel, qui in basso.
Il Romanzo della Pasta Italiana apre la mostra organizzata dai Lions Club sulle Antiche Arti e Mestieri della Tradizione Siciliana con il patrocinio della Città di Termini Imerese, dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dell'Archivio Digitale Reggiane presso l'Unimore, del Parco Minerario Floristella Grottacalda e del Liceo Classico e Artistico di Termini Imerese.
Se Al-Idrisi, noto geografo arabo, avesse previsto, nel lontano XII secolo, tale deserto, probabilmente non avrebbe posto la sua attenzione al territorio tra Termini Imerese e Trabia, la “Trabia”, dove “si fabbrica tanta copia di pasta (Yttriyya) da esportarne in tutte le parti”. È nota a tutti la querelle sul luogo d’origine della pasta, su cui non ci addentriamo in maniera specifica, perché una cosa è certa: la pasta è un prodotto di origine siciliana e in contrada Mulinelli, nei pressi del fiume San Leonardo di Termini Imerese, sorsero antichi insediamenti produttivi.
Leggendo “Il Romanzo della Pasta Italiana” (ed. Edizioni Esordienti Ebook 2015, Moncalieri) di Nunzio Russo, figlio e nipote di pastai da entrambi i rami della famiglia, la “Russo” di Termini Imerese e la “Messineo” di Trabia, si può ripercorrere la storia di un’industria, ma anche di un territorio e della sua gente nel Novecento. Già nel 1875 a Termini Imerese operava la ditta Russo grazie a macine, semolatrici, impastatrici, torchi e gramolatrici e all’uso delle pregiate acque termali (Bontempelli e Trevisani, La Sicilia industriale commerciale e agricola, Milano 1903).
Col tempo arrivarono in Sicilia la pressa continua, prodotta, ad esempio, dalle OMI (Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia) e le linee automatiche di essiccazione e, quindi, la vasta produzione prese il largo verso l’America. Pasta lunga e corta delle ditte Russo, D’Asaro, Di Cola & figli di Termini Imerese varcò i confini dell’Italia in confezioni di cartone o in buste di cotone. Nel secondo dopoguerra l’industria siciliana della pasta vive il periodo di massimo splendore: il pastificio di Antonino Russo fu Nunzio di Termini Imerese, solo per citare un esempio, è ormai una costruzione monumentale di sette piani!
Ma alla fine degli anni Cinquanta nascevano i primi pastifici in America e in Australia, mentre nell’Italia settentrionale prodotti Barilla e Agnesi spopolavano sulle tavole degli italiani. Inizia il declino dei pastifici siciliani: l’ultimo tentativo il progetto di un grande pastificio automatico in linea a Termini Imerese, costituendo una S.p.A. delle famiglie di pastai (Antonino Arrigo & figli, Antonino Russo fu Nunzio e Giuseppe Pusateri Badali’).
Nel sito dove sarebbe dovuto nascere il più grande pastificio dei maestri siciliani abbiamo visto sorgere la Sicilfiat, dove oggi regna la desolazione di fronte ad uno stabilimento inattivo da anni…
Oggi in Italia si contano grandissimi pastifici industriali, ma rimane l’amaro in bocca del “culto” della pasta, una tradizione nata in Sicilia, terra che, come in molti altri casi, non ha saputo proteggere le sue creature.
Francesca Caronna – LC Termini Himera Cerere
Consigliato a: tutti, perché troppo spesso non diamo la giusta importanza ad alcuni capolavori del made in Italy.
IL ROMANZO DELLA PASTA ITALIANA
Nunzio Russo
Edizioni Esordienti E-book, 2015, pag.80
Genere: documento storico
Dove comprarlo: Amazon
La Feltrinelli
La più grande eredità che gli adulti possono lasciare ai giovani è la memoria. Sembra questo il pensiero che ha ispirato Nunzio Russo durante la stesura di questo libro, un breve “romanzo” del prodotto che forse più spesso viene associato agli italiani all’estero, la pasta, con la sua storia lunghissima e ricca di scoperte ed evoluzioni. L’autore ci indica come data di nascita della pasta il lontano 1154 presso un piccolo paese vicino Termini Imerese, oggi conosciuto per le vicende legate alla Fiat, ma che moltissimi anni fa era un centro di eccellenza della produzione gastronomica italiana. Non possiamo che chiederci cosa sarebbe accaduto, se nel corso dei secoli, la Sicilia non fosse diventata teatro di conflitti generazionali che hanno impedito l’innovazione e se la ben nota difficoltà nei trasporti e nella movimentazione delle merci nel Sud Italia non avesse spostato l’interesse per la produzione di pasta verso il più organizzato Nord. Un libro che ha il profumo della passione per il proprio mestiere e le proprie radici, la narrazione è accurata e arricchita da foto d’epoca, dalle prime confezioni di pasta, ai macchinari e ai documenti storici. Da leggere e da gustare.