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Forse e’ perché non sono un tipo triste, ma ho bisogno io del sole e di uno sgangherato tavolino, l’ombra di un fico selvatico e il mare lì vicino, così da sentire la risacca e quasi dondolarmi. In più, qualche altra cosa non guasta. Vedo ancora i miei figli bambini, correre incontro a me, sempre sotto quel fico, bombardato da qualche frutto maturo, e loro bravi a prendere alla gola i sentimenti del padre e furbi portarmi sulla battigia, per il tramonto del sole. Mi ricordo le corse sulla sabbia, insieme con loro, per raggiungere l’affiorante lontana scogliera, mentre pure alcuni fogli del quaderno svolazzavano, decisi a lasciare quel tesoro di quasi libro, sogno di un’esistenza ormai convinta ad innalzarsi nella lode. La matita poi, quel carboncino di magia stava infilato nell’elastico del costume come la colt di John Wayne nei film americani. Pronta a sparare. E che ricordi quelli della gomma per cancellare. Se manca, non c’è romanzo e neanche vita. Lei proprio non voleva trovare degna sistemazione. Allora danzava, al ritmo della corsa a piedi nudi, da una mano all’altra, tradendo prima la destra e dopo la sinistra. Sinuosa donna, che sempre cambia le forme, con l’uso del suo corpo, valchiria d’indimenticabili battaglie d’amore, come si conviene a gente come lei, combattute su più letti, e tutti questi fatti di carta e ben rincalzati dentro le copertine.

Mi ritrovai insieme con gli eredi sulle coeve rocce, che un po’ ci graffiavano, ma non molto, tutti a staccare frutti di mare, e poi salati succhiarli dal loro guscio, crudi e ricchi di bene e necessarie proteine, dopo un giorno di caldo siciliano. In quel preciso istante, partì la cerimonia. L’ammainabandiera. Le rade onde portate avanti dalla brezza serotina, una dopo l’altra in fila, perfette si allineavano sull’azzurra distesa, per quella sola volta campo d’armi, come perfetto esercito a rendere onore allo stendardo. Mirabile lo sfolgorio della gloria posseduta da quell’antica bandiera di guerra, rossa di tante ore passate così in alto, ormai solo attendeva il fresco ma devoto abbraccio dei militari, che la ripiegavano nell’attesa della nuova alba.
Eppure, quando ho scritto del tramonto, non ho visto queste cose, in quelle cinquecento pagine d’allora. Torniamo indietro. I piccoli rubarono il mio quaderno, e finanche vollero la matita pistola e la spregiudicata gomma. Disegnarono un cerchio rotondo sui fogli del mio capolavoro, e dentro scrissero la parola “rosso” e completarono con quella che a me sembrò una verde foglia. Di notte, ho acceso la lanterna a petrolio sotto il fico e ho scritto… …”Il sole al tramonto sembrava una caramella, un disco perfetto, rotondo e rosso come un’arancia matura”.
 
Per terminare, questo è il fatto. La cura della parola, se vogliamo. Artisti o si è o non si è per nulla. O lo sei quando vieni al mondo o non ci diventi. Puoi affinarti, con pazienza e disciplina. Quello, però, è l’uomo medio. Ci vuole lo spettacolo. Credo io. Chi legge tragga personali e libere conclusioni, perché così è giusto.
 
Sono stato lungo un’indecenza, e per fortuna nessuno arriverà alla fine di questa nota. Sorrido… E chiedo scusa e dichiaro che sinceramente non m’importa. Mi sono solo divertito per un po’.

"Esistono i luoghi dell’anima. Luoghi della memoria, dove il tempo terrestre si e’ fermato e continua a scorrere quello dello spirito …"
Questo libro e’ un racconto di vite, di vite vere, e di storie che si dispiegano placidamente con i loro momenti di avventura e di amore. Sebbene si riesca a notare l’evolversi della storia interiore di ogni personaggio, i veri protagonisti sono i vasti e immensi paesaggi che Russo riesce a dipingere come se avesse in mano pennello e tela piuttosto che carta e penna, trasportando chi legge nei posti di cui parla. E’ di sicuro uno dei miei libri preferiti perche’ si percepiscono, in ogni singola virgola, tutto il tempo e la cura che devono esserne stati gli ingredienti di base, assieme a una grande visione d’insieme che poi e’ l’involucro delle singole parti. Lo consiglierei a chiunque! 

 

La mia Voce del Maestrale11 gennaio 2013
Acquisto verificato Amazon
Questa recensione è su: La voce del maestrale (Romanzi & Racconti) (Formato Kindle)

 

LetterandoInFest 2015: la Sicilia dei valori.
 
Sciacca (Agrigento) 26.27.28 giugno 2015. Come una magia prorompente della nuova estate, sul Canale di Sicilia si parla di libri. Presentazione migliore potrebbe esserci, è vero, ma soltanto da chi scrive il giornalismo di facciata. Qui, invece, parliamo d’amore. Passione per lo scritto, cartaceo o e-book digitale, che supera ogni formalità e proietta il lettore nella dimensione del sogno. E’ stata questa la sostanza di LetterandoInFest2015, il festival dell’editoria, giunto alla sua sesta edizione, e che guarda alla storia e alla leggenda del mediterraneo. Mare Nostrum, degli antichi Sicani, della Magna Grecia, e che oggi è vissuto dal popolo del sole. Caldo e accogliente, audace e colto, mirabile comunità nata come un perfetto crocevia di tutte le intelligenze del mondo, che da questa terra hanno tratto essenza e vita ben oltre l’immaginario.
 
LetterandoInFest è un luogo d’incanto fatto di tante voci diverse che suscitano attenzioni e riflessioni. Un luogo di creazione, scambio fatto di letture, immagini, gesti, canzoni, narrazioni e un piccolo mercato dell’editoria, curato dagli Editori Indipendenti del Mediterraneo. LetterandoInFest è lo spazio delle molteplicità, un affollato coro che intona fiotti di parole magiche e sensuali anche da degustare e assaporare, parole che pronunciano la fecondità di un territorio e la sapienza della sua gente”. Questi sono stati i termini con cui Sino A. Caracappa, organizzatore della manifestazione, recente Premio Davide di Donatello 2015, ha aperto i battenti del Complesso Monumentale della Badia Grande, per i tre giorni dell’evento a Sciacca.
 
Ecco quali sono stati i numeri dell’evento: quarantaquattro presentazioni di libri, dodici proiezioni di film e documentari, diciotto editori presenti con i propri titoli in mostra. Tra le case editrici, Edizioni Esordienti Ebook è stata la sola con sede oltre i confini dell’isola a ricevere l’importante invito a partecipare. Invito subito accolto con entusiasmo da Piera Rossotti Pogliano, e non soltanto perché lei pubblica autori siciliani o racconti che ne descrivono la storia e la società.
Tre sono stati i testi presentati al pubblico da EEE, La Voce del Maestrale e Il Romanzo della Pasta Italiana dello scrittore siciliano Nunzio Russo, e Un’Altra Estate del piemontese Paolo Ferruccio Cuniberti. Un’ideale linea retta, dunque, lunga millesettecento chilometri, e che unisce l’Italia dall’estrema frontiera di un sud molto vicino all’Africa al nord delle langhe contadine. Nunzio Russo e Paolo Ferruccio Cuniberti hanno rappresentato l’editore nelle lunghe giornate del festival, intrattenendo gli importanti ospiti dell’evento fino a tarda sera. Compreso l’immancabile Drink D’Autore nell’area bar, dove come antichi gattopardi i produttori dei migliori vini di queste terre hanno dato un autentico tocco di classe, presentando la produzione dedicata all’esportazione. Perfetto connubio tra letteratura e cibo, per il valore culturale che rappresentano i due ambiti.

    

Torino, 17 maggio 2013. “Sono un editore scopritore di talenti, non un editore detentore di diritti”. Piera Rossotti Pogliano ha presentato in questi termini la sua casa editrice a stampa e pubblico della XXVI Fiera del Libro. Parole che promuovono Edizioni Esordienti E-book, e non soltanto perche’ in pochi mesi i lettori ne hanno decretato il successo, scaricando migliaia di copie dai principali web store di distribuzione, Amazon in testa. Sono circa 40 i partner di Edizioni Esordienti nella vendita on line degli autori pubblicati. Questi numeri pongono l’editore di Moncalieri (TO) al livello delle migliori case editrici italiane. Il segreto del successo? Edizioni Esordienti nasce per la pubblicazione digitale. L’ebook è il futuro dell’editoria come confermano i dati dell’evoluto mondo anglosassone e d’oltre oceano. I costi di produzione sono minori, mentre la vetrina e’ internazionale. Questo permette a Piera di selezionare opere di scrittori emergenti, contraddistinte dal segno del valore. E poi, quel che conta, e’ l’assoluta trasparenza, che spesso manca agli editori tradizionali. Il cartaceo e’ prodotto in una fase successiva, per rendere anche il senso fisico del contatto con il libro. Presso lo stand P115 sono presenti e disponibili le edizioni delle 135 opere promosse nel catalogo.
 
“Sono intervenuto con piacere a quest’edizione della Fiera, perche’ conosco e stimo l’opera di Piera Rossotti Pogliano da molto tempo, avendo collaborato insieme con lei al Rifugio Degli Esordienti. Il Rifugio è il sito di cui Piera e’ sempre responsabile del servizio di Lettura Incrociata, e dunque disponibile a consigliare chi si avvicina al mondo della scrittura. Poi, i suoi romanzi sono testimoni di un’elevata sensibilita’ e padronanza di mezzi. E’ un privilegio e un grande onore essere pubblicato da Edizioni Esordienti. Tutto e’ curato nei dettagli con la passione che solo un artigiano mette in cio’ che produce. Per finire, gli italiani nel mondo possono leggere La Voce del Maestrale, scaricando un file a qualunque latitudine”.
 
Nunzio Russo  
 

Frank Capra. Bisacquino, città natale del grande regista, ospita i racconti di una Sicilia che fa innamorare.

Nelle migliori storie del cinema sempre vive la letteratura come, alle volte, alcuni libri diventano preziose immagini nell’animo di ciascuno. Se volete o potete, Nunzio Russo vi mostra questa magia nella città di Frank Capra.

Tempo di Migrazioni, Tempo di Integrazioni. 

Due giorni di Racconti e ricordi che passano attraverso le suggestioni evocate dalla vita di Frank Capra "uno che ce l’ha fatta" (Sino A. Caracappa). La Voce del Maestrale e Il Romanzo della Pasta Italiana presentati alla rassegna dedicata al grande regista nativo della cittadina siciliana. 

Vi aspettiamo il 4 agosto 2015 alle ore 21:30 in Piazza Triona con Il Romanzo della Pasta Italiana. Il 5 agosto 2015 alle 20:00 nella Sala Consiliare.

È un imprenditore siciliano, ma anche uno scrittore che sta riscuotendo un successo non indifferente, dal momento in cui nella sua opera racconta, quasi in modo simbolico oltre che culturale, le meraviglie della sua terra, la Sicilia.
"La voce del Maestrale" è il romanzo di successo dello scrittore Nunzio Russo dal momento in cui ad averlo apprezzato sono coloro che ne vivono l’atmosfera in una terra ricca di storia e cultura, tradizioni e meraviglie naturali.
Il romanzo ci racconta di una famiglia di pastai siciliani che lotteranno per affermarsi nella loro terra, spesso consumata dai disagi delle difficoltà socio-economiche e dalla malavita. 

La storia si sposta per la precisione dall’Italia all’Africa nel corso degli eventi, che riguardano i suoi protagonisti. 
Ma andiamo con ordine e anticipiamo un assaggio della trama.

La storia .

Salvatore Musumeci è un mugnaio di paese che si è arricchito al punto da comprarsi il titolo di barone che dovrebbe permettegli di sentirsi più autorevole nei confronti del principe di Granata anche senatore del Regno d’Italia, oltre che considerato "signore del pane", poiché proprietario di mulini che offrono gran parte della farina per i panettieri del luogo. Tale competizione morale e una serie di eventi che si susseguono e mietono vendette e rivalità, determina la fine di Musumeci che sfocia in un assassinio, per cui il suo mulino passerà al figlio Vincenzo, il quale deciderà di passare, per ovvie ragioni e per ricominciare, alla produzione di pasta. Otterrà tanto successo sul lavoro, creando un proprio pastificio, quanta sofferenza sul profilo personale: pur sposato, Vincenzo è innamorato di Maddalena, medico missionario in Africa. I due avranno una relazione, che sfocerà con la nascita di un bambino, ma a quei tempi restare incinta di un uomo senza essere sposati è sinonimo di vergogna e Maddalena deve sposare un altro uomo. 
Questa storia, quindi, racconta di una saga familiare tanto appassionante quanto interessante poiché attraversa un secolo di storia, parlando anche di eventi importanti come le due Guerre mondiali e il ventennio fascista, la Campagna d’Africa e la caduta della monarchia.

Ma ne parliamo nello specifico con l’autore Nunzio Russo, percorrendone gli eventi e gli argomenti più salienti.

Ciao Nunzio,
mi fa molto piacere intervistarti, perché ho occasione di parlare nel dettaglio della tua opera e di tutte le ambientazioni, gli argomenti, i personaggi che racconti in essa e delle interviste che ti sono state fatte, delle presentazioni, degli eventi, di te come autore impegnato
 .

Cominciamo col dire che l’opera ha ottenuto un grosso successo, infatti è arrivata alla terza edizione, edita da EEEbook nel 2012. Ce la racconti tu, dal tuo punto di vista come autore?

Il booktrailerhttps://www.youtube.com/watch?v=dU2Fg-Xb3Xc .

RISPOSTA: 
L’idea di questo romanzo nasce dai buoni sentimenti e dall’amore sempre vivo per la Sicilia. La storia di questa terra e dei siciliani è millenaria, e assume quella delle civiltà che hanno governato l’isola nel tempo. Da qui le contraddizioni, ma anche l’unicità. La Voce del Maestrale è il romanzo di quella borghesia operosa che, tra l‘800 e buona parte del ‘900, ha co

Una Sicilia e una citta’, Bisacquino, che raccontano le piu’ belle storie del sud.

“Tempo di Migrazioni, Tempo di Integrazioni”, e’ stato un vero e proprio happening fatto di cultura, cinematografia, arte, premi, artigianato, laboratori e intrattenimento che Bisacquino ha organizzato per celebrare uno dei figli più illustri, Frank Russel Capra, nato Francesco Rosario Capra proprio in questo Comune in provincia di Palermo, il 18 maggio 1897.

Ad aprire il cartellone di appuntamenti, alle 20, saranno le presentazioni dei libri “La voce del Maestrale” di Nunzio Russo“Quattro pagine in più” di Eleonora Fisco e “Donne allo specchio” di Daniela Spalanca. Alle 20.30, per la sezione “docufilm e cortometraggi”,  in programma “Va pensiero storie di ambulanti” e “Viola Strappata”, mentre alle 21.30 è prevista “Donne e Migranti”, omaggio a “Nuovo cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, con Totò Cascio.

“Il Romanzo della Pasta Italiana”, il nuovo saggio di Nunzio Russo è stato presentato dallo stesso autore, insieme con numerose immagini che hanno introdotto i presenti nell’affascinante mondo della pasta: il Made in Italy più famoso al mondo nato, appunto, in Sicilia.

 
Recensioni e articoli:
 
 
 
 

Che tipo d’industria è questa? E’ la produzione delle idee o, se volete, la costruzione di sogni che nella mente diventano realtà spesso tangibili. Vi assicuro che di queste fabbriche ne esistono tante, e forse più di quelle che sono dotate di capannoni e costosi macchinari. L’opificio di cui scrivo è fatto da un foglio di carta e una matita. E’ quanto basta per lavorare e mettere insieme parole.
Ho incontrato on-line Piera Rossotti Pogliano, scrittrice e critica letteraria, ma sempre e con amore insegnante di liceo. Con lei ho parlato di scrittura, di editori e altro ancora. La conversazione si è deciso di inserirla fra queste pagine così com’è nata,e quindi priva di modifiche o editing come raccomanda chi opera su Internet.
Il risultato appare interessante, articolato e soprattutto sincero. Piera è anche responsabile del servizio gratuito di Lettura Incrociata offerto dal sito Il Rifugio degli Esordienti. Il suo primo romanzo, Il diario intimo di Filippina de Sales marchesa di Cavour, è stato finalista del Premio Italo Calvino 2000 ed è stato pubblicato dalle Edizioni Angolo Manzoni di Torino.
 
Conversando con un’amica scrittrice…


Nunzio. Penso ad una chiacchierata su argomenti che interessano i molti che scrivono e sperano un giorno di pubblicare. La scrittrice Piera Rossotti che cosa si domandava prima di osservare la sua opera esposta in vetrina? E dopo le vendite in libreria, quali sono state le riflessioni tratte da quest’esperienza?
Piera. Diciamo, in primo luogo, che mi sono sempre definita una signora che ha avuto voglia di scrivere un libro, mentre il mio editore dice che sono una scrittrice esordiente. In altre parole, "scrittore" non ci si autodefinisce, te lo deve dire qualcun altro che lo sei. Sinceramente, scrivendo Diario Intimo, non mi sono posta problemi di pubblicazione o altro e, molto ingenuamente, pensavo che sarebbe bastato sottoporre il libro a qualche editore e, se valido, sarebbe stato pubblicato. Beh, è andata praticamente così. L’unico biglietto di presentazione è stato arrivare tra i finalisti del Premio letterario Calvino, ma forse non sarebbe neppure stato indispensabile. Vedere in vetrina il proprio libro, sapere che c’è gente che lo compera, leggere le cose che mi scrivono tante persone che non conosco (adesso ho anche un angolino di forum sul sito di Editoronweb), fa un curioso effetto: il libro è diventato dei lettori, delle interpretazioni che i lettori possono dare, in un certo senso non è più mio. E’ un passaggio leggermente doloroso, ma necessario per "tagliare il cordone ombelicale" e avere voglia di scrivere altro.
 
Nunzio. Cara Piera, è venuta a trovarmi una ragazza, un’aspirante autrice con un romanzo nel cassetto. Mi ha chiesto come riuscire a trovare un editore. Aldilà dell’eccessiva lusinga, ho avuto difficoltà a rispondere. Bisogna, in sostanza, aver già avuto successo ed essere noti, conosciuti (Bruno Cotroneo * L’Aspirante scrittore e l’Editoria * Oceania Edizioni, 1995). Però, se non si appartiene alla fortunata schiera di chi ha fatto carriera in altro campo, può essere utile. .
Piera. Chi è già noto per qualche motivo (perché è un uomo politico, un attore, un cantante ecc.), è ovvio che non ha difficoltà a pubblicare un libro. A volte, perdonatemi la malignità, neppure a scriverlo, ci sono i "negri" pronti a farlo per lui, basterà che il personaggio noto ci metta il suo nome… Ma non è questo il tipo di pubblicazioni che interessa, credo. Qui parliamo di gente che ha voglia di scrivere, che crede di aver scritto qualcos

Lions Sicilia.”Antiche arti e mestieri della tradizione siciliana: occasioni di sviluppo sociale ed economico” e Il Romanzo della Pasta Italiana.

Nella splendida cornice del Museo civico B. Romano di Termini Imerese i Clubs Lions Termini Himera Cerere, Termini Imerese Host e il Leo club Termini Imerese inaugureranno martedì 17 novembre alle ore 9:00 la mostra su “Antiche arti e mestieri della tradizione siciliana: occasioni di sviluppo sociale ed economico”, che sarà visitabile fino al 6 gennaio 2016.

La mostra è realizzata grazie al contributo dell’Archivio Reggiane dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia e ai documenti dell’archivio della famiglia Russo, oltre a delle riproduzioni effettuate dagli studenti del liceo artistico G. Ugdulena (IIIR e IVR) guidati dai docenti Salvatore Piazza e Giacinto Barbera.
I lavori inizieranno con i saluti del Sindaco di Termini Imerese, dei presidenti dei due clubs Lions, Fabio Lo Bono e Giuseppe Canzone, e del Dirigente scolastico dell’ I.I.S.S. G. Indigena, Nella Viglianti.
 
Sotto la guida di Francesca Caronna, Componente I Circoscrizione per il tema distrettuale protagonista della mostra, interverranno lo scrittore e discendente di pastai, Nunzio Russo, il curatore dell’Archivio digitale Reggiane, Adriano Riatti sulle OMI Reggiane, lo scrittore Salvatore Trapani con la presentazione di un video sul Parco Floristella, gli studenti del liceo classico G. Ugdulena (IB, IIB, IID guidati dai docenti Francesca Caronna e Monica Albanese) con testi e proiezioni di interviste, il delegato dell’Accademia Italiana della cucina, il prof. Nicola Nocilla con il sistema di panificazione, Giovanni Nicolosi (Madonie outdoor turismo naturalistico) con la proiezione di un video sugli antichi mestieri nelle Madonie, e, infine, Franco Amodeo, PDG e direttore della rivista distrettuale Lions.

L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Termini Imerese, dell’ UNIMORE, dell’Archivio digitale Reggiane, del Club Unesco di Reggio Emilia, dell’Accademia italiana della cucina (Istituzione della Repubblica Italiana – Delegazione di Cefalù e di Palermo), del Parco minerario Floristella Grottacalda,  dell’I.I.S.S. G. Ugdulena e del Museo civico Giovanna Bellomo di Montemaggiore Belsito.

Oggi presentiamo un romanzo assimilabile al genere storico scritto da Nunzio Russo, Edizioni EEE-Book, comodamente ordinabile sulla nostra libreria on line: http://www.danaelibri.it/libreriaonline/online.asp 

La voce del maestrale e’ il tuo romanzo di esordio dove si racconta una saga famigliare che partendo dal 1910 arriva quasi ai giorni nostri. Quali sono le principali difficolta’ che hai dovuto affrontare per mantenere alto l’interesse del lettore per ben 460 pagine?

Ciao Alberto, e grazie dell’intervista!
Da sempre leggo molti romanzi, prediligendo quelli piu’ corposi e propri della letteratura inglese o americana. Come lettore, sono abituato ai diversi ritmi narrativi e tipici di questi autori. Ho lavorato parecchio sulla forma, ottenedo una scrittura moderna e molto scorrevole. Ma, soprattutto, la vicenda narrata e’ credibile. La saga e’ dedicata alla pasta e ai pastai dei luoghi d’origine di questo prodotto vanto italiano nel mondo. E poi, la trama e’ ben inserita nel contesto storico. 

Ci puoi parlare del tuo percorso come scrittore che ti ha portato a superare una prova così impegnativa? 

Spesso si dimentica che lo scrittore e’ anche un artista. E’ un errore. Artisti o si e’ o non si e’ per nulla. O lo sei quando vieni al mondo o non ci diventi. Puoi affinarti, con pazienza e disciplina. Quello, pero’, e’ l’uomo medio. Ci vuole lo spettacolo. Almeno, credo io. Chi legge tragga personali e libere conclusioni, perche’ cosi’ e’ giusto. 

Come autore esordiente ci puoi descrivere il tuo incontro con il mondo della grande editoria italiana?

Alla fine tutti gli esordienti passano per la grande editoria, ma pochi approdano in tali porti. E’ da valutare se questa e’ cosa buona, quando avviene. La mia esperienza con una piccola casa editrice, Edizioni Esordienti Ebook di Moncalieri (TO), mi porta da anni a visitare i luoghi più belli della nostra Italia come autore. Tutti posti dove i libri vivono la propria meravigliosa avventura. Sono stato in Umbria dieci giorni addietro, per tre eventi consecutivi. Sto preparando un incontro con gli studenti della University of Minnesota a Taormina, per il 3 aprile p.v.

  

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