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Una storia di grande impatto poiché affronta temi culturali storici di grande interesse collettivo. Ambientata in un paesino tra la Sicilia e l’Eritrea del XX secolo e si districa tra le vicende storiche riguardanti la tradizione alimentare della pasta con cui i protagonisti di questa storia, una famiglia legata all’industria dell’alimento primario italiano, che si affacceranno in vicende inerenti la storia del loro luogo di origine, ma non solo. 

Il calore ed i profumi della Sicilia saranno protagonisti di una 2 giorni intorno ad un uomo, Nunzio Russo da Termini Imerese. Grazie ad Agnese Bordoni, instancabile promotrice della pasta con germe di soia ALIVERIS dell’industria alimentare Filiberto Bianconi S.p.A., lo scrittore, pronipote di una delle storiche famiglie di pastai dell’occidente isolano, racconterà a grandi e piccoli storie legate al libro “La voce del Maestrale” e non solo.

Si comincerà giovedì 13 febbraio in sala frà Giordano a Giano dell’Umbria, dove a presentare il romanzo ci saranno l’assessore all’istruzione Vittorio Terenzi, Aurora   Peruzzi della Biblioteca Comunale A.M.Leoncilli-Massi di Giano, il vice Sindaco Angelo Speranza, Agnese Bordoni per Aliveris ed Ernesto de Matteis, titolare della Gianoteca. La pro loco di Giano a fine presentazione allieterà i palati degli astanti con un assaggio della mitica “’incaciata”, con pasta Aliveris, ovviamente.
La mattina di venerdì 14, sempre nella sala conferenze del Comune di Giano, saranno protagonisti dell’incontro “Venerdì…Pasta!!!” i bambini della IV e V elementare di Giano che, accompagnati dalle loro maestre e da Ernesto de Matteis, porranno quesiti allo scrittore ed alla Bordoni sul come si fa e quanto fa bene questo alimento, immancabile sulla tavola degli italiani. La mattinata proseguirà con una visita dello stabilimento Bianconi a Bastardo per poter poi sfociare in un lavoro/progetto più articolato sull’alimentazione.
Nel pomeriggio, Nunzio Russo sarà ospite di Cittadinanza attiva Umbria a Spoleto nella sede di via XXV aprile n°44 dove presenterà “La voce del Maestrale”: la storia, frutto di fantasia, si interseca a due eventi storici di grande importanza e assolutamente veritieri come la battaglia di Cheren avvenuta nel 1941 in Eritrea durante la Seconda Guerra Mondiale e la riunione dei pastai che volevano costruire il pastificio più grande d’Italia nel 1963, ed è ambientata in un piccolo paese della Sicilia, fino a spostarsi in Africa nel corso del XX secolo.

Il calore ed i profumi della Sicilia saranno protagonisti di una due giorni intorno ad un uomo, Nunzio Russo da Termini Imerese, ed al suo romanzo La voce del Maestrale. Grazie ad Agnese Bordoni, instancabile promotrice della pasta Aliveris dell’industria alimentare Filiberto Bianconi S.p.A., lo scrittore, pronipote di una delle storiche famiglie di pastai dell’occidente isolano, racconterà a grandi e piccini storie legate al romanzo “La voce del maestrale” e non solo…

Si comincerà giovedì 13 febbraio in sala fra’ Giordano a Giano dell’Umbria, dove a presentare la storia ci saranno l’assessore all’istruzione Vittorio Terenzi, Aurora Peruzzi della Biblioteca comunale A.M. Leoncilli-Massi di Giano, il vice-Sindaco di Giano Angelo Speranza, Agnese Bordoni per Aliveris, con la moderazione del sottoscritto… La Pro Loco di Giano a fine presentazione allieterà i palati degli astanti con un assaggio della mitica “incaciata” con pasta Aliveris Bio, ovviamente…

La mattina di venerdì 14, sempre nella sala conferenze del piccolo comune adagiato sui colli a nord dei Monti Martani, saranno protagonisti dell’incontro “Venerdì… Pasta!!!” i bambini della IV e V elementare di Giano che, accompagnati da me e dalle loro maestre, porranno quesiti allo scrittore ed alla Bordoni sul come si fa e quanto fa bene questo alimento, immancabile sulla tavola degli italiani. La mattinata proseguirà con una visita dello stabilimento Bianconi nella frazione di Bastardo per poter poi sfociare in futuro in un lavoro/progetto più articolato sull’alimentazione.

Nel pomeriggio, Nunzio Russo sarà ospite di Cittadinanza attiva Umbria a Spoleto nella sede di via XXV aprile al n°44, dove presenterà “La voce del maestrale”: la storia, frutto di fantasia, si interseca a due eventi storici di grande importanza e assolutamente veritieri come la battaglia di Cheren avvenuta nel 1941 in Eritrea durante la Seconda Guerra Mondiale e la riunione dei pastai che volevano costruire il pastificio più grande d’Italia nel 1963, ed è ambientata in un piccolo paese della Sicilia, fino a spostarsi in Africa nel corso del XX secolo.

L’appuntamento quindi è a Giano dell’Umbria ed a Spoleto, per poter assaporare profumi antichi e modernissimi grazie al romanzo ed alla pasta Aliveris, protagonisti indiscussi di questa due giorni in compagnia di Nunzio Russo.

 

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Un progetto unico e assolutamente ammirevole che rende l’autore siciliano che proviene da una famiglia di imprenditori e produttori di pasta, un portavoce indiscusso e assoluto di questo prodotto "patrimonio dell’umanità" (…)

Nunzio Russo e’ autore e imprenditore siciliano, nato a Palermo nel 1960. La sua opera di esordio dal titolo "La voce del Maestrale" in cui racconta le vicende di una famiglia di pastai nella terra in cui nasce il tipico prodotto italiano che e’ simbolo alimentare e non solo del nostro Paese, sta riscuotendo un enorme successo e non arresta la sua ascesa.

Dopo aver ottenuto grandissimi consensi ovunque, esser stato presentato su giornali e riviste, aver ottenuto riconscimenti vari, menzioni ed aver attirato l’attenzione del pubblico più attento, amante delle storie che portano anche una parte di storia italiana, ecco pronto a prepararsi per un nuovo eccezionale evento.
Infatti, il prossimo 22 Aprile presso l’Aula Magna dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Boorea, Rotary Reggio Emilia, Rotary Val di Secchia, Club Unesco RE, si terra’ la nuova presentazione del romanzo "[b]La voce del Maestrale" (EEE Edizioni) di Nunzio Russo, nel corso della quale verra’ anche ripercorsa la storia della produzione delle "Reggiane" per mulini e pastifici e sara’ illustrato il progetto di recupero di una macchina per la lavorazione del grano, prodotta dalle "Reggiane" nel 1939[/b].
Un progetto unico e assolutamente ammirevole che rende l’autore siciliano che proviene da una famiglia di imprenditori e produttori di pasta, un portavoce indiscusso e assoluto di questo prodotto che è stata definita "patrimonio dell’umanità". 

Ma passiamo a raccontare del romanzo che e’ ambientato tra l’Italia e l’Africa e racconta le vicende di una famiglia di pastai che in un paesino siciliano trova l’affermazione, di generazione in generazione, dovendo superare una serie di ostacoli e difficoltà legate alla sua realta’.

Il romanzo e’ ordinabile in tutte le librerie italiane e acquistabile in tutti i siti di shopping on line, tra cui Amazon che nella versione eBook in formato Kindle lo offre scontato.

Ecco il link: http://www.amazon.it/La-voce-del-maestrale-ebook/dp/B00888KRDG/ref=sr_1_1?s=digital-text&a… .

"Giunto alla terza edizione, il prestigioso riconoscimento istituito ed organizzato dall’associazione “Piazza Dalì”, presieduta da Gianmarco Pulimeni, che vede il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Rizziconi e la collaborazione dell’associazione “Arte&Cultura a Taormina”, oltre che di “Auser”, “@thena” ed “Etnicamente”, non solo raddoppia le sue giornate e consolida, con ospiti e premiati, il “ponte” culturale costruito idealmente negli anni scorsi tra la Sicilia e la Calabria ma, allargando sempre più obiettivi e confini, da un lato risale lo Stivale coinvolgendo anche la Basilicata mentre dall’altro, con l’istituzione del “Premio Speciale Mediterraneo”, si spinge sino a lambire le coste del Nord-Africa. Nel nome di una mediterraneità comune, prolifica culla di ingegni e talenti, e di quelhumus culturale condiviso dalle regioni del Sud Italia – figlie di una storia millenaria che ieri rifulgeva della luce della Magna Grecia ed oggi subisce il crepuscolo di mortificanti gap strutturali socio-economici – il “Premio Elmo” rivendica così la sua attenzione ad un territorio dove “fare cultura” costituisce già di per sé un atto ostentatamente “straordinario”. 

Un palmarés di spicco quello proposto, che vede fra i vincitori nella sezione “Artisti” due pittori entrambi calabresi. Francesco Bulzis e Tina Sgrò, definita dal critico e storico Rolando Bellini “espressione di punta, di primissima linea sulla scena artistica contemporanea”.Nella sezione “Associazioni e Fondazioni” vede vincitori del “Premio Elmo 2014” ben due realtà: una fondata da Rino Cardone, giornalista caposervizio TGR Rai, saggista, poeta, nonché appassionato critico d’arte; l’altra, la Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro (PZ), iniziativa artistica unica e particolare fondata nel 2003 da Giuseppe Antonello Leone.  Per la sezione “Giornalisti” il “Premio Elmo 2014” rende onore a Manuela Iatì, giovane giornalista di Reggio Calabria fortemente impegnata nel sociale e nei problemi ambientali. Mentre il vincitore del “Premio Elmo 2014 Speciale Mediterraneo” è lo stilista marocchino trentenneHicham Ben’ Mbareck.
La sezione “Scrittori” omaggia il successo – un vero exploit – di un autore al suo esordio letterario: Nunzio Russo, scrittore palermitano, discendente da una antica famiglia di imprenditori che, coniugando l’amore per la sua terra ad una prosa elegante e raffinata, ha dato vita con “La Voce del Maestrale”ad un grande romanzo storico, una saga familiare che, dipanata tra lo splendore della campagna siciliana e le terre bruciate dal caldo sole africano, attraversa generazioni di produttori pastai legati dall’onore e dal rispetto di valori imprescindibili, di cui la violenza del potere mafioso non potrà, comunque, avere ragione.
E proprio la “La voce del Maestrale” sarà presentato al pubblico calabrese sabato 6 settembre, alle ore 21, nella piazza Vittorio Emanuele II, nel corso della serata “Chiacchierando di ordinaria cultura” condotta dalla giornalista MariaTeresa Papale, presidente dell’associazione “Arte & Cultura a Taormina”, cui parteciperanno oltre ai premiati, numerosi

“La voce del Maestrale” (EEE Edizioni) di Nunzio Russo e’ un romanzo appassionante che si districa tra l’Italia e l’Africa e racconta la saga di una famiglia di pastai che, tra intrighi e passioni per un prodotto tipico italiano, lotta per la sua affermazione sociale in un piccolo paesino della Sicilia negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Una storia che riporta il lettore alle origini della pasta di cui si parla in tutto il mondo per essere il prodotto simbolo del Bel Paese. La pasta, infatti, e’ nata in Sicilia e più precisamente a Termini Imerese e le cui origini sembra risalgano al 1154. Il Maestrale e’ un vento che soffia sulle terre siciliane e che significa per i suoi abitanti molto più di cio’ che si pensa, oltre ad avere un particolare significato all’interno del racconto stesso. Un luogo simbolo, la Sicilia, che riporta alla mente sapori e tradizioni, ma che sa affermare anche i talenti pronti a raccontarne le meraviglie. Il prossimo 22 Aprile 2013 il romanzo sarà presentato presso l’Universita’ di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con Boorea, Rotary Reggio Emilia, Rotary Val di Secchia, Club Unesco RE, presso l’Aula Magna all’interno di un progetto ambizioso e molto interessante, perche’ sara’ ripercorsa la storia della produzione delle “Reggiane” per mulini e pastifici attraverso la stessa opera e sara’ illustrato il progetto di recupero di una macchina per la lavorazione del grano, prodotta dalle “Reggiane” nel 1939. Un evento e un progetto di grande importanza e interesse. Link dell’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/325646030894780/ .  

Lo scrittore palermitano Nunzio Russo ha vinto la sezione Scrittori del “Premio Elmo 2014”, che si terrà a Rizziconi (Reggio Calabria) sabato 6 e domenica 7 settembre, con il romanzo storico “La Voce del Maestrale” che segna il suo esordio letterario. Discendente da una antica famiglia di imprenditori, Nunzio Russo ha dato vita ad una saga familiare che, dipanata tra lo splendore della campagna siciliana e le terre bruciate dal caldo sole africano, attraversa generazioni di produttori pastai legati dall’onore e dal rispetto di valori imprescindibili, di cui la violenza del potere mafioso non potrà, comunque, avere ragione. Tutto coniugando l’amore per la sua terra ad una prosa elegante e raffinata. La voce del Maestrale sarà presentato al pubblico calabrese sabato 6 settembre, alle 21, nella piazza Vittorio Emanuele II, nel corso della serata “Chiacchierando di ordinaria cultura” condotta dalla giornalista Maria Teresa Papale, presidente dell’associazione “Arte & Cultura a Taormina”.

Giunto alla sua terza edizione, il Premio Elmo rappresenta un prestigioso riconoscimento istituito ed organizzato dall’associazione Piazza Dalì (presieduta da Gianmarco Pulimeni), che vede il patrocinio della Regione Calabria, del comune di Rizziconi e la collaborazione dell’associazione Arte&Cultura a Taormina, oltre che di Auser, @thena ed Etnicamente. Scopo è dare attenzione ad una mediterraneità comune che è anche prolifica culla di ingegni e di talenti nonché di un humus culturale condiviso dalle regioni del Sud Italia. Il Premio Elmo rivendica, così, la sua attenzione ad un territorio dove “fare cultura” costituisce già di per sé un atto ostentatamente “straordinario”.

Il Premio Elmo, diviso in sezioni, premia personalità distintesi a vario titolo nel campo artistico, culturale, sociale. Il vincitore del “Premio Elmo 2014 Speciale Mediterraneo” è lo stilista marocchino trentenne Hicham Ben’ Mbareck, arrivato nel 1988 a Firenze come pasticcere ed oggi creatore di moda di successo in un piccolo atelier accanto l’Arno dove, mescolando tradizione marocchina e glamour italico, disegna e realizza cinture, scarpe e giubbotti in pelle di grande originalità all’insegna dell’integrazione tra i popoli e le loro culture. Il suo marchio è “Benheart”, un mix di termini anglo-arabi che significano “figlio del cuore”, perché Hicham Ben’ Mbareck è veramente “figlio” del cuore che oggi porta in petto, ri-nato grazie al cuore di un donatore italiano quando il suo, mentre giocava a pallone, si è fermato per ben sette volte. Così “musulmano col cuore da cristiano” come orgogliosamente ama definirsi, lo stilista marocchino ha disegnato e fatto sfilare con successo a Pitti Uomo i suoi giubbotti “antirazzismo”, regalandone poi tre ai tre “oriundi” della Nazionale italiana, Balotelli, El Shaarawy e Dani Osvaldo.
 
La sezione “Associazioni e Fondazioni” vede vincitori del “Premio Elmo 2014” ben due realtà di eccellenza sfoggiate entrambe dalla Regione Basilicata. Una fondata da Rino Cardone, giornalista caposervizio TGR Rai, saggista, poeta, appassionato critico d’arte, entusiasta organizzatore e rigoroso curatore di mostre, che ha intitolato alla memoria della giovanissima figlia – il cui sogno era di fare il medico in Africa – l’associazione “Sefora Cardone Onluss” dedita all’aiuto dei più poveri e di chi è in difficoltà con la realizzazione d

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