Nunzio Russo con gli autori della prefazione de “Il Romanzo della Pasta Italiana“. Sono Kenneth DR Setchell e Carlo Clerici, come dire il massimo nell’innovazione e nella ricerca nel campo della nutrizione.
Il Prof. Kenneth DR Setchell è l’ideatore della pasta al germe di soia, ha iniziato a lavorare a questo progetto nel 1995, i suoi studi sui cibi a base di soia risalgono agli anni Ottanta. Nel 2003 ha ottenuto il più prestigioso riconoscimento in campo di nutrizione il Roche/DSM Award for Innovative Research in Nutrition.
La Pasta di semola con Germe di Soia
Introdurre nella pasta di semola il “germe di soia”, ricco di isoflavoni (molecole che permettono di prevenire alcune malattie diffuse tra le popolazioni occidentali), è stato l’obiettivo perseguito per anni dal professore Kenneth DR Setchell (sin dal 1980) e, più tardi, dal professore Carlo Clerici, docente all’Università di Perugia e direttore dell’unità di gastroenterologia dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordina di Perugia. I due ricercatori hanno lavorato insieme a questo progetto dalla fine degli anni ’90 arrivando, nel 2000, all’attuale formulazione della pasta Aliveris, che per porzione contiene 33 mg di isoflavoni (ovvero quanto presente in una dieta di tipo asiatico). Nel 2003 è arrivato per il professore DR Setchell il premio internazionale Roche per l’innovazione nel campo della nutrizione (International Award for Innovative Research in Human Nutrition) e da lì una serie di pubblicazioni sugli studi dei due ricercatori. Studi e ricerche che continuano tutt’oggi. I professoriKenneth DR Setchell e Carlo Clerici hanno così risposto ad alcune domande.
È uscito il libro «Il Romanzo della Pasta Italiana» di Nunzio Russo, scrittore e discendente di un’antica famiglia di produttori di pasta alimentare siciliana. Il libro, disponibile in formato cartaceo ma anche in ebook, presenta la storia della pasta secca e traccia un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da una cinquantina di immagini.
Le origini della pasta: la risposta nelle tradizioni orali tramandate dalle generazioni di pastai. Manca una valida certificazione storica.
Nessuna valida certificazione storica sulle origini della pasta. Non basta il resoconto del viaggio di Al Idrisi. Bisogna ricorrere alle reali esperienze dei produttori di epoche passate e giunte fino ad oggi. E’ questo il dato che emerge dalle pagine del saggio Il Romanzo della Pasta Italiana di recente pubblicazione.
Non si può dire con precisione dove e quando è nata la pasta, perché appare sulle nostre tavole grazie alla buona volontà di quella prima massaia siciliana che ha messo insieme semola di grano duro e acqua a forza di braccia.
Nella retrospezione e nella manifestazione della cultura popolare la verità sulle origini della pasta, parte essenziale della Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, Unesco 2010. Dunque non si tratta più di uno studio del passato fine a se stesso, ma è un’analisi del presente con proiezione sul possibile futuro.
In ogni caso, è molto più importante conoscere quanto ha significato per la società e per l’economia nazionale e, in particolare, del mezzogiorno il diffondersi nei continenti di questo prodotto tipicamente italiano. E’ per questo che invitiamo alla lettura dell’opera. Adesso, lasciamo la parola ai fatti e alle tradizioni orali raccolte ne Il Romanzo della Pasta Italiana di Nunzio Russo, Edizioni Esordienti Ebook, 2015, isbn 978-88-6690-238-6, di cui pubblichiamo un brano sulle origini della pasta.
LA PASTA NASCE IN SICILIA
La pasta secca è nata in Sicilia, e il suo luogo d’origine è una zona compresa tra Termini Imerese e Trabia, in provincia di Palermo. I ricercatori ci comunicano notizie di questo prodotto unico nella storia della scienza alimentare fin dal 1154. Questo avvenne cento anni prima della nascita di Marco Polo, per centinaia d’anni considerato l’esploratore che – scopertala in Cina – la fece poi conoscere in Occidente.
In verità, nella sua indagine Idrisi scrive di Trabia, piccolo centro vicinissimo a Termini Imerese e a circa 30 km dal capoluogo siciliano, affermando:
“A ponente di Termini Imerese è un abitato che si addimanda ‘At Tarbi Ah’: incantevole soggiorno, lieto d’acque perenni, che danno moto a parecchi mulini. La Trabia ha una piana e dei vasti poderi ne’ quali si fabbrica tanta copia di pasta (Yttriyya) da esportarne in tutte le parti, specialmente nella Calabria e in altri paesi di musulmani e di cristiani: ché se ne spediscono moltissimi carichi di navi.”
Nell’individuare il luogo d’origine, però, l’autore fa una certa confusione riguardo ai confini del territorio cittadino. Infatti, subito dopo, lo stesso continua con la sua descrizione:
“A Trabia scorre il fiume di Termini, largo e copioso di acque (…)”
Ma Trabia all’epoca del geografo non era ancora stata fondata, come è noto a tutti.. Piuttosto, At Tarbi Ah era il termini arabo con cui si indicava una costruzione quadrata di alcune decine di metri per lato. In questi luoghi la famiglia del proprietario viveva, in prevalenza, di agricoltura e di piccolo artigianato.
IL ROMANZO DELLA PASTA ITALIANA’ di Nunzio Russo, Edizioni Esordienti e-book. 2014 Un’autentica golosità editoriale. Piera Rossotti Pogliano, Direttore Editoriale di E. E. E-book ci introduce a questo originale libro di Nunzio Russo. “Anche il cibo è ‘fast’, ormai il termine fast-food è entrato nel linguaggio corrente, ed è in genere sinonimo di ‘cibo spazzatura’, poco salubre, da evitare, insomma. E pensare che esiste un ‘cibo veloce’, facile da preparare quando abbiamo fretta, più lento (pardon, “slow”) se abbiamo più tempo a disposizione, tutto italiano e per niente nocivo, ed è la pasta.
L’e-book che vi consiglio questa settimana parla proprio di questo alimento straordinario, ma non ci sono ricette: vi troverete, invece, la vera storia della pasta italiana, e forse scoprirete qualcosa che non sapete, ossia che la pasta industriale è nata in Sicilia. La storia ce la racconta il discendente di due dinastie di pastai siciliani, che molti di voi già conoscono come eccellente romanziere: Nunzio Russo. Il suo libro è una vera chicca ed è arricchito da foto “storiche”, riproduzioni di marchi originali e di documenti curiosi e interessanti. Allora, questa domenica, un buon piatto di pasta… e poi a passeggio, sperando che sia una giornata di sole primaverile.
La semolatrice esposta al Tecnopolo Reggiano dell’Unimore grazie a Nunzio Russo.
Nunzio Russo ha donato i più antichi documenti del Pastificio Russo all’Archivio Digitale Reggiane, tenuto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, rendendolo fruibile a studenti e ricercatori. Questi documenti, e numerosi approfondimenti sulla storia della pasta in Sicilia, sono stati raccolti da Russo nel libro “Il Romanzo della Pasta Italiana”.
Le Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia erano i fornitori degli impianti con cui si produceva la materia prima della pasta siciliana e furono i costruttori di una macchina industriale, la pulitrice delle semole, che per anni ha contribuito a produrre pasta a Termini Imerese e in Sicilia. La semolatrice oggi è tornata a Reggio Emilia grazie all’impegno di Nunzio Russo e di Angelo Cascino ed è esposta all’ingresso del Tecnopolo Reggiano dell’Unimore.
– Titolo: Il Romanzo della Pasta Italiana – Pagine: 78 – Edizioni Esordienti Ebook, 2014 – ISBN: 978-88-6690-238-6 – Prezzo edizione cartacea: 14 euro – Prezzo edizione e-book: 2,99 euro – Modalità d’acquisto www.nunziorusso.it – www.pastaitaliana.altervista.org