Torino, 17 maggio 2013. “Sono un editore scopritore di talenti, non un editore detentore di diritti”. Piera Rossotti Pogliano ha presentato in questi termini la sua casa editrice a stampa e pubblico della XXVI Fiera del Libro. Parole che promuovono Edizioni Esordienti E-book, e non soltanto perche’ in pochi mesi i lettori ne hanno decretato il successo, scaricando migliaia di copie dai principali web store di distribuzione, Amazon in testa. Sono circa 40 i partner di Edizioni Esordienti nella vendita on line degli autori pubblicati. Questi numeri pongono l’editore di Moncalieri (TO) al livello delle migliori case editrici italiane. Il segreto del successo? Edizioni Esordienti nasce per la pubblicazione digitale. L’ebook è il futuro dell’editoria come confermano i dati dell’evoluto mondo anglosassone e d’oltre oceano. I costi di produzione sono minori, mentre la vetrina e’ internazionale. Questo permette a Piera di selezionare opere di scrittori emergenti, contraddistinte dal segno del valore. E poi, quel che conta, e’ l’assoluta trasparenza, che spesso manca agli editori tradizionali. Il cartaceo e’ prodotto in una fase successiva, per rendere anche il senso fisico del contatto con il libro. Presso lo stand P115 sono presenti e disponibili le edizioni delle 135 opere promosse nel catalogo.
“Sono intervenuto con piacere a quest’edizione della Fiera, perche’ conosco e stimo l’opera di Piera Rossotti Pogliano da molto tempo, avendo collaborato insieme con lei al Rifugio Degli Esordienti. Il Rifugio è il sito di cui Piera e’ sempre responsabile del servizio di Lettura Incrociata, e dunque disponibile a consigliare chi si avvicina al mondo della scrittura. Poi, i suoi romanzi sono testimoni di un’elevata sensibilita’ e padronanza di mezzi. E’ un privilegio e un grande onore essere pubblicato da Edizioni Esordienti. Tutto e’ curato nei dettagli con la passione che solo un artigiano mette in cio’ che produce. Per finire, gli italiani nel mondo possono leggere La Voce del Maestrale, scaricando un file a qualunque latitudine”.
Nunzio Russo
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