A chi si rivolge il romanzo “La Voce del Maestrale”.
“Questo libro ricorda tutti quelli che con il proprio lavoro hanno lasciato un positivo messaggio alle future generazioni ed oggi hanno giusto riposo. E’ dedicato ai nuovi imprenditori e, soprattutto, si rivolge ai giovani studenti, donne e uomini, affinche’ possano riflettere. Fare impresa e’ garanzia di benessere sociale e non e’ un gioco. E’ una missione supportata da onesta’ e capitali. Dare lavoro e’ opera meritoria – laica e cristiana – per la quale occorre coraggio. Bisogna essere pronti a perdere tutto e avere la forza di resistere alla prepotenza. Il barone di Mezzocannolo, Turi Musumeci, l’industriale siciliano protagonista del romanzo, vive questi ideali. Lui allontana il male a bastonate, e per questo e’ un uomo libero e felice. Mi permetto di pensare a lui tutte le sere”. (Nunzio Russo autore de “La Voce del Maestrale”, Aula Magna Universita’ degli Studi, Reggio Emilia 22 aprile 2013)
Nella citta’ di Reggio Emilia il romanzo “La Voce del Maestrale” è in vendita presso:
– Librerie UVER, Via Simonazzi 27, Reggio Emilia
– Libreria del Teatro, Via Francesco Crispi 6, Reggio Emilia
"Esistono i luoghi dell’anima. Luoghi della memoria, dove il tempo terrestre si e’ fermato e continua a scorrere quello dello spirito …"
Questo libro e’ un racconto di vite, di vite vere, e di storie che si dispiegano placidamente con i loro momenti di avventura e di amore. Sebbene si riesca a notare l’evolversi della storia interiore di ogni personaggio, i veri protagonisti sono i vasti e immensi paesaggi che Russo riesce a dipingere come se avesse in mano pennello e tela piuttosto che carta e penna, trasportando chi legge nei posti di cui parla. E’ di sicuro uno dei miei libri preferiti perche’ si percepiscono, in ogni singola virgola, tutto il tempo e la cura che devono esserne stati gli ingredienti di base, assieme a una grande visione d’insieme che poi e’ l’involucro delle singole parti. Lo consiglierei a chiunque!
La notizia è stata ufficializzata nel corso di un incontro che si e’ svolto nell’aula magna dell’Universita’, dove si sono ritrovati testimoni diretti e indiretti di questa bellissima pagina di storia. (…) E’ un capitolo che arricchisce la storia dell’importante polo industriale reggiano ed amplia ulteriormente la gia’ vasta gamma di strumenti e meccanismi usciti dalla fabbrica prima e a cavallo dell’ultimo conflitto.
Salve Nunzio,
grazie per aver accettato questa intervista nella quale parleremo, tra l’altro, anche e soprattutto della prossima presentazione del tuo romanzo. Ma raccontaci quali sono stati, in primis, gli spunti che ti hanno portato a raccontare di questa storia. Hanno uno sfondo autobiografico, vista l’ambientazione?
RISPOSTA:
Come tutti i romanzi storici o assimilabili al genere storico anche La Voce del Maestrale trae origine da verita’ conosciute all’autore come patrimonio personale e attraverso la ricerca. Questa e’ la prima opera di narrativa pubblicata che racconta di un prodotto unico nella storia della scienza alimentare: la pasta. La vicenda e’ quella di una famiglia di imprenditori siciliani, grandi interpreti di questa tradizione industriale dell’isola nei luoghi d’origine del prodotto. A Termini Imerese vicino Palermo, infatti, abbiamo le prime notizie certe circa la lavorazione della pasta fin dal 1154. Dunque cento anni prima la nascita di Marco Polo, l’esploratore fino ad oggi considerato colui che scopertala in Cina la fece conoscere in occidente. La pasta invece e’ nata in Sicilia e, per amore di verità, a Termini Imerese.
“La voce del Maestrale” (EEE Edizioni) di Nunzio Russo e’ un romanzo appassionante che si districa tra l’Italia e l’Africa e racconta la saga di una famiglia di pastai che, tra intrighi e passioni per un prodotto tipico italiano, lotta per la sua affermazione sociale in un piccolo paesino della Sicilia negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Una storia che riporta il lettore alle origini della pasta di cui si parla in tutto il mondo per essere il prodotto simbolo del Bel Paese. La pasta, infatti, e’ nata in Sicilia e più precisamente a Termini Imerese e le cui origini sembra risalgano al 1154. Il Maestrale e’ un vento che soffia sulle terre siciliane e che significa per i suoi abitanti molto più di cio’ che si pensa, oltre ad avere un particolare significato all’interno del racconto stesso. Un luogo simbolo, la Sicilia, che riporta alla mente sapori e tradizioni, ma che sa affermare anche i talenti pronti a raccontarne le meraviglie. Il prossimo 22 Aprile 2013 il romanzo sarà presentato presso l’Universita’ di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con Boorea, Rotary Reggio Emilia, Rotary Val di Secchia, Club Unesco RE, presso l’Aula Magna all’interno di un progetto ambizioso e molto interessante, perche’ sara’ ripercorsa la storia della produzione delle “Reggiane” per mulini e pastifici attraverso la stessa opera e sara’ illustrato il progetto di recupero di una macchina per la lavorazione del grano, prodotta dalle “Reggiane” nel 1939. Un evento e un progetto di grande importanza e interesse. Link dell’evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/325646030894780/ .
Un progetto unico e assolutamente ammirevole che rende l’autore siciliano che proviene da una famiglia di imprenditori e produttori di pasta, un portavoce indiscusso e assoluto di questo prodotto "patrimonio dell’umanità" (…)
Nunzio Russo e’ autore e imprenditore siciliano, nato a Palermo nel 1960. La sua opera di esordio dal titolo "La voce del Maestrale" in cui racconta le vicende di una famiglia di pastai nella terra in cui nasce il tipico prodotto italiano che e’ simbolo alimentare e non solo del nostro Paese, sta riscuotendo un enorme successo e non arresta la sua ascesa.
Dopo aver ottenuto grandissimi consensi ovunque, esser stato presentato su giornali e riviste, aver ottenuto riconscimenti vari, menzioni ed aver attirato l’attenzione del pubblico più attento, amante delle storie che portano anche una parte di storia italiana, ecco pronto a prepararsi per un nuovo eccezionale evento.
Infatti, il prossimo 22 Aprile presso l’Aula Magna dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Boorea, Rotary Reggio Emilia, Rotary Val di Secchia, Club Unesco RE, si terra’ la nuova presentazione del romanzo "[b]La voce del Maestrale" (EEE Edizioni) di Nunzio Russo, nel corso della quale verra’ anche ripercorsa la storia della produzione delle "Reggiane" per mulini e pastifici e sara’ illustrato il progetto di recupero di una macchina per la lavorazione del grano, prodotta dalle "Reggiane" nel 1939[/b].
Un progetto unico e assolutamente ammirevole che rende l’autore siciliano che proviene da una famiglia di imprenditori e produttori di pasta, un portavoce indiscusso e assoluto di questo prodotto che è stata definita "patrimonio dell’umanità".
Ma passiamo a raccontare del romanzo che e’ ambientato tra l’Italia e l’Africa e racconta le vicende di una famiglia di pastai che in un paesino siciliano trova l’affermazione, di generazione in generazione, dovendo superare una serie di ostacoli e difficoltà legate alla sua realta’.
Il romanzo e’ ordinabile in tutte le librerie italiane e acquistabile in tutti i siti di shopping on line, tra cui Amazon che nella versione eBook in formato Kindle lo offre scontato.
L’Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Boorea, Rotary Reggio Emilia, Rotary Val di Secchia, Club Unesco RE, organizza lunedì 22 aprile 2013 – ore 17:00, Aula Magna Ateneo – un incontro in cui sarà ripercorsa la storia della produzione delle “Reggiane” per mulini e pastifici, attraverso il romanzo “La Voce del Maestrale”, presentato dall’autore Nunzio Russo.
Nel corso dell’incontro sarà illustrato il progetto di recupero di una macchina per la lavorazione della farina, prodotta dalle “Reggiane” nel 1939.
Cordiali saluti. Luigi Grasselli (Prorettore sede di Reggio Emilia)
“In politica, se vuoi qualcosa di detto, chiedi ad un uomo, se vuoi qualcosa di fatto, chiedi a una donna”.
Margaret Thacher è andata via come tutti gli amori, prima o poi. Gia’, perche’ lei apparteneva a quella sparuta elite’ di cui è impossibile fare a meno. Potevi anche odiarla, per certe prese di posizione o per quel che rappresentava aldila’ del bene o del male. Ma l’odio non è forse il rovescio d’ogni tenerezza? Allora quando guardavi a lei provavi stima e, forse, un pizzico d’invidia. Maggie ha donato dignità e grandezza alle donne di tutto il mondo e senza eccessi, spendendo la propria esistenza al servizio degli ideali. Quegli stessi sentimenti che sono stati e sono patrimonio dell’occidente libero e democratico. Il mondo stesso sarà piu’ solo, da oggi.
Salvatore Musumeci, mugnaio del paese di Granata, si è arricchito col suo duro e onesto lavoro, fino a comprarsi il titolo di barone di Mezzocannolo: un titolo che, secondo le sue intenzioni, dovrebbe permettergli di essere più autorevole nei confronti del principe di Granata, senatore del Regno d’Italia, fondatore del paese oltre che potente “signore del pane”, in quanto proprietario dei mulini che macinano la gran parte della farina per i panettieri. Ma il principe è di diverso avviso: il pane è “roba sua” e la concorrenza di quel parvenu di Musumeci- anche se minima- è per lui un continuo affronto. Inoltre, insulto imperdonabile, il barone ha umiliato don Pietro Bellomo, soprastante del feudo principesco, frustandolo a sangue. I rancori esplodono all’improvviso: mentre Turi Musumeci passeggia sulla spiaggia, una scarica di pallettoni lo centra in pieno.
Il mulino passa a suo figlio Vincenzo, che comincia a produrre semole da pasta, poi fonda il Pastificio Musumeci, con ottimi guadagni. Ma non va altrettanto bene la vita sentimentale di Vincenzo, da sempre innamorato di Maddalena, medico missionario in Africa, ma sposato ad Ada, madre di suo figlio Totò, lentamente avviata verso una quieta follia. Una visita del giovane all’Asmara ed un incontro d’amore con la donna avrà le prevedibili conseguenze: Maddalena resta incinta e, per salvare se stessa e il bambino dalla vergogna, sposa Adriano Baggio, un ufficiale appena arrivato dall’Italia.
Una saga familiare che parte dal 1910, attraversa tutto il secolo, tra due Guerre Mondiali, il Ventennio fascista, la Campagna d’Africa, la caduta della monarchia, l’avvento della repubblica, e arriva ad oggi. Un sorprendente romanzo d’esordio che è lo splendido affresco storico e sociale di un mondo scomparso, tra segreti, passioni inconfessabili, odi, vendette, peccati “dalla lunga ombra”. Una vicenda narrata con una prosa impeccabile, ritmo sostenuto e assoluta verosimiglianza: la storia degli uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud, tra dure fatiche e ostacoli quasi insormontabili, con audaci intuizioni e molta perseveranza. Personaggi, sia principali che di contorno, che amerete per il loro coraggio, la loro forza morale e la profonda umanità, ma anche per il loro spirito e la inarrestabile vitalità.
Nunzio Russo, nato a Palermo, vive a Termini Imerese, dove è cresciuto e dove sono nati i suoi figli, Francesco e Massimo. Discendente da antichi produttori di pasta alimentare nel territorio di Trabia e Termini, secondo la rigida tradizione familiare si è accostato all’attività imprenditoriale paterna appena adolescente. Oggi è un libero professionista, collabora con l’associazione Liber Liber, è volontario nel Progetto Manuzio e raccoglie testi antichi e classici, trasferendoli su supporto elettronico a vantaggio delle generazioni future. Ha due grandi passioni: la Sicilia e l’Africa.
La voce del maestrale di NUNZIO RUSSO Per comprare il libro www.edizioniesordienti.com e sui maggiori web store di distribuzione
Il Villaggio dei Libri, il settimanale di libri e cultura di RadioBunny ospita Nunzio Russo. L’intervista all’autore de La Voce del Maestrale andra’ in diretta lunedì 4 marzo 2013 alle 11:00, con replica lo stesso giorno alle 22:155. E ancora in onda sabato 9 marzo 2013 alle ore 20:00.
Tutte le verità, i retroscena e gli aneddoti sul romanzo saranno raccontati dallo scrittore. Se siete curiosi e desiderate saperne di più, basta collegarsi per tempo a Bunny Web Radio, digitando www.radiobunny.it