La prima idea che viene in mente è quella di trovare l’ombra e il fresco. E’ una bella consolazione, dopo 150 Km di pista quasi impossibile e una balestra della Toyota riparata alla buona da un poliziotto eritreo.
Verdi alberi costeggiano il lungo viale d’accesso, ma giunti nella piazza principale si scopre subito che ogni desiderio è destinato a restare tale. I letti dell’Hotel Bologna riempiono i marciapiedi.
Si dormirà all’aperto. E’ il tramonto, il cielo è incendiato e ci sono ancora quaranta gradi.
La missione dei padri cappuccini e delle sorelle di S.Anna è su una collina fuori paese.
Porto i rifornimenti e qualche dono. Poi, ceno con le suore. Il giorno dopo vengo ricevuto dal vescovo della regione Monsignor Luca da Pisa. Veste di bianco come è bianca la sua barba, porta i sandali ed è abbronzato dal sole tropicale.Lascio Barentu e il letto asciutto del fiume Gash, prima delle grandi piogge. 
Ci sono relitti di carri armati per strada. 

pubblicato giugno 2000

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