Salvatore Musumeci, mugnaio del paese di Granata, si è arricchito col suo duro e onesto lavoro, fino a comprarsi il titolo di barone di Mezzocannolo: un titolo che, secondo le sue intenzioni, dovrebbe permettergli di essere più autorevole nei confronti del principe di Granata, senatore del Regno d’Italia, fondatore del paese oltre che potente “signore del pane”, in quanto proprietario dei mulini che macinano la gran parte della farina per i panettieri. Ma il principe è di diverso avviso: il pane è “roba sua” e la concorrenza di quel parvenu di Musumeci- anche se minima- è per lui un continuo affronto. Inoltre, insulto imperdonabile, il barone ha umiliato don Pietro Bellomo, soprastante del feudo principesco, frustandolo a sangue. I rancori esplodono all’improvviso: mentre Turi Musumeci passeggia sulla spiaggia, una scarica di pallettoni lo centra in pieno.
Il mulino passa a suo figlio Vincenzo, che comincia a produrre semole da pasta, poi fonda il Pastificio Musumeci, con ottimi guadagni. Ma non va altrettanto bene la vita sentimentale di Vincenzo, da sempre innamorato di Maddalena, medico missionario in Africa, ma sposato ad Ada, madre di suo figlio Totò, lentamente avviata verso una quieta follia. Una visita del giovane all’Asmara ed un incontro d’amore con la donna avrà le prevedibili conseguenze: Maddalena resta incinta e, per salvare se stessa e il bambino dalla vergogna, sposa Adriano Baggio, un ufficiale appena arrivato dall’Italia.
Una saga familiare che parte dal 1910, attraversa tutto il secolo, tra due Guerre Mondiali, il Ventennio fascista, la Campagna d’Africa, la caduta della monarchia, l’avvento della repubblica, e arriva ad oggi. Un sorprendente romanzo d’esordio che è lo splendido affresco storico e sociale di un mondo scomparso, tra segreti, passioni inconfessabili, odi, vendette, peccati “dalla lunga ombra”. Una vicenda narrata con una prosa impeccabile, ritmo sostenuto e assoluta verosimiglianza: la storia degli uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud, tra dure fatiche e ostacoli quasi insormontabili, con audaci intuizioni e molta perseveranza. Personaggi, sia principali che di contorno, che amerete per il loro coraggio, la loro forza morale e la profonda umanità, ma anche per il loro spirito e la inarrestabile vitalità.
Nunzio Russo, nato a Palermo, vive a Termini Imerese, dove è cresciuto e dove sono nati i suoi figli, Francesco e Massimo.
Discendente da antichi produttori di pasta alimentare nel territorio di Trabia e Termini, secondo la rigida tradizione familiare si è accostato all’attività imprenditoriale paterna appena adolescente. Oggi è un libero professionista, collabora con l’associazione Liber Liber, è volontario nel Progetto Manuzio e raccoglie testi antichi e classici, trasferendoli su supporto elettronico a vantaggio delle generazioni future. Ha due grandi passioni: la Sicilia e l’Africa.
La voce del maestrale di NUNZIO RUSSO
Per comprare il libro www.edizioniesordienti.com e sui maggiori web store di distribuzione
http://specchiomagico.net/russonunzio.htm
la voce del maestrale di nunzio russo
Comments are closed.