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Nunzio Russo

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La semolatrice esposta al Tecnopolo Reggiano dell’Unimore grazie a Nunzio Russo.
 
Nunzio Russo ha donato i più antichi documenti del Pastificio Russo all’Archivio Digitale Reggiane, tenuto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, rendendolo fruibile a studenti e ricercatori. Questi documenti, e numerosi approfondimenti sulla storia della pasta in Sicilia, sono stati raccolti da Russo nel libro “Il Romanzo della Pasta Italiana”.
 
Le Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia erano i fornitori degli impianti con cui si produceva la materia prima della pasta siciliana e furono i costruttori di una macchina industriale, la pulitrice delle semole, che per anni ha contribuito a produrre pasta a Termini Imerese e in Sicilia. La semolatrice oggi è tornata a Reggio Emilia grazie all’impegno di Nunzio Russo e di Angelo Cascino ed è esposta all’ingresso del Tecnopolo Reggiano dell’Unimore.
 
– Titolo: Il Romanzo della Pasta Italiana
– Pagine: 78
– Edizioni Esordienti Ebook, 2014
– ISBN: 978-88-6690-238-6
– Prezzo edizione cartacea: 14 euro
– Prezzo edizione e-book: 2,99 euro
– Modalità d’acquisto www.nunziorusso.it –
   
www.pastaitaliana.altervista.org
 

IL ROMANZO DELLA PASTA ITALIANA’ di Nunzio Russo, Edizioni Esordienti e-book. 2014 Un’autentica golosità editoriale. Piera Rossotti Pogliano, Direttore Editoriale di E. E. E-book ci introduce a questo originale libro di Nunzio Russo. “Anche il cibo è ‘fast’, ormai il termine fast-food è entrato nel linguaggio corrente, ed è in genere sinonimo di ‘cibo spazzatura’, poco salubre, da evitare, insomma. E pensare che esiste un ‘cibo veloce’, facile da preparare quando abbiamo fretta, più lento (pardon, “slow”) se abbiamo più tempo a disposizione, tutto italiano e per niente nocivo, ed è la pasta.
 
L’e-book che vi consiglio questa settimana parla proprio di questo alimento straordinario, ma non ci sono ricette: vi troverete, invece, la vera storia della pasta italiana, e forse scoprirete qualcosa che non sapete, ossia che la pasta industriale è nata in Sicilia. La storia ce la racconta il discendente di due dinastie di pastai siciliani, che molti di voi già conoscono come eccellente romanziere: Nunzio Russo. Il suo libro è una vera chicca ed è arricchito da foto “storiche”, riproduzioni di marchi originali e di documenti curiosi e interessanti. Allora, questa domenica, un buon piatto di pasta… e poi a passeggio, sperando che sia una giornata di sole primaverile.

Giorgio Mancinelli, larecherche.it 

Ambientato tra la Sicilia e l’Africa tra il 1910 e il 1996, “La voce del maestrale” (2005) di Nunzio Russo mette in luce la Sicilia produttiva, quella che, tra fine Ottocento e prima metà del Novecento, si contraddistingueva per la produzione di pasta. È un romanzo in parte autobiografico, giunto alla quarta edizione, grazie al quale l’autore lo scorso settembre ha vinto il Premio Elmo 2014 – Sezione Scrittori (Rizziconi RC).

Si narra la saga familiare dei Musumeci, che si sviluppa tra eventi storici di rilievo come le guerre mondiali, il ventennio fascista e la campagna d’Africa. Salvatore Musumeci, mugnaio di Granata, è riuscito ad arricchirsi grazie al suo duro lavoro e a ottenere il titolo nobiliare di barone
di Mezzocannolo. Il suo non sottostare al principe di Granata, senatore del Regno d’Italia, proprietario della maggior parte dei molini della zona, lo porterà a una morte barbara per mano di un mafioso. Il mulino passa al figlio Vincenzo che comincia a produrre semole da pasta e fonda il Pastificio Musumeci ottenendo ottimi guadagni. Le vicende della famiglia proseguono, profondamente legate al pastificio e alla storia dei produttori di pasta dell’Isola.
 
Una vicenda narrata con una prosa elegante che descrive la storia e la vita di uomini e di donne che hanno fatto l’imprenditoria del Sud. Ma è anche una storia profondamente legata al mondo della pasta, alla nascita e allo sviluppo del Made in Italy più famoso.
 
Titolo: La voce del maestrale
Pagine: 458
Edizioni Esordienti Ebook, 2014 IV ed.
ISBN: 978-88-6690-214-0
Prezzo edizione cartacea: 17,00 euro
Prezzo edizione e-book: 2,99 euro
Modalità di acquisto: www.nunziorusso.it

Nella recensione di Marina Atzori la mission del romanzo di Nunzio Russo.

Quattro generazioni d’imprenditori siciliani sfidano la tortuosa storia della loro terra. Una storia raccontata bene, in maniera sobria e senza eccessi quella di Nunzio Russo, che non lascia nulla al caso. Un’Isola meravigliosa la Sicilia, ambita da sempre, fin dall’antichità, per la sua posizione strategica e il suo straordinario territorio che è sempre stato oggetto di contenzioso da parte di numerose popolazioni. A partire dai Greci e dai Fenici audaci naviganti e abili commercianti che si insediarono attraverso nuove colonie e come ben sappiamo fondarono la città di Panormo, (Palermo). Ho voluto introdurre con questa breve parentesi storica perché l’intenzione dell’autore è proprio quella di far comprendere al lettore che anche la Sicilia raccontata da lui, quella del novecento ha subito momenti storico-politici  importanti. I personaggi che vivono le vicende si espongono in quest’epoca e hanno ruoli ben definiti, vissuti molto forti, dai tratti caratteriali tipici del sud, dove orgoglio, famiglia e cultura dell’Impresa familiare ruotano come ingranaggi perfetti ben posizionati nel tempo. Rimango, infatti, colpita positivamente dagli aspetti realistici che caratterizzano il narrare e dall’umanità delle figure femminili presenti nella storia, alle quali, vedrete non vi risulterà difficile affezionarsi.

Purtroppo la mafia ha da sempre ostruito lo scorrere limpido dei fatti rendendo serpeggianti le sue intrusioni. Infatti, i segreti, la slealtà e i codici d’onore della malavita in questo romanzo, auspicano ad impadronirsi di risultati ottenuti col sudore della fronte. Tuttavia, la volontà di chi non si piega a tali subdole forme di ricatti morali ed economici vuole prevalere tra le pagine de “La Voce del Maestrale”. Come ben sappiamo gli obiettivi ultimi dei malavitosi sono il denaro e il potere. Spesso questi loschi figuri attaccano un’azienda quando è solida e sana, il fatto di aver sacrificato una vita per raggiungere determinati risultati a loro poco importa. Spesso, malauguratamente spartire gli utili con questa fetta di “mondo” con il quale non si vorrebbe avere nulla a che fare scaturisce la tappa di un pericoloso percorso obbligatorio. Potrebbe starci bene “BELLUM OMNIUM CONTRA OMNES”, i latini riassumono egregiamente quella che risulta essere una battaglia di tutti contro tutti, la stessa che combattono ogni giorno gli imprenditori costretti a scendere a patti col “diavolo” in questione, ovviamente poco puliti. Insomma, all’apparenza qualcuno protegge per essere a sua volta protetto. In realtà si incorre in grosse rinunce e in una serie di  molteplici guai dai quali risulta proibitivo uscire. Totò Musumeci qui ha tuttavia un’altra missione, la figuradi quest’uomo è riuscita bene all’autore, infatti è ricca di senso di rivalsa e di intenti puliti. Questo personaggio, nipote del Barone di Mezzocannolo ucciso dalla mafia, nel romanzo dovrà difendere la tradizione con tutte le sue forze e divulgarla con quel coraggio che gli sussurra quotidianamente il Maestrale. Un vento che vuol portarsi via le croste della violenza del Principe di Granata padrone di tutto. Un tutto che è il Pastificio, e vale oro, vale i sacrifici di una vita intera, passata a voler lasciare qualcosa di grande e inviolato a chi viene dopo. Vorrei sottolineare la ricchezza di contenuto della lettera di Maddalena, quella che Vincenzo Musumeci legge la notte in cui non riesce a chiudere occhio. Una lettera carica di sentimento, di gratitudine, eccone un breve passaggio: “le memorie d

Le origini della pasta: la risposta nelle tradizioni orali tramandate dalle generazioni di pastai. Manca una valida certificazione storica.

Nessuna valida certificazione storica sulle origini della pasta. Non basta il resoconto del viaggio di Al Idrisi. Bisogna ricorrere alle reali esperienze dei produttori di epoche passate e giunte fino ad oggi. E’ questo il dato che emerge dalle pagine del saggio Il Romanzo della Pasta Italiana di recente pubblicazione.

Non si può dire con precisione dove e quando è nata la pasta, perché appare sulle nostre tavole grazie alla buona volontà di quella prima massaia siciliana che ha messo insieme semola di grano duro e acqua a forza di braccia.
 
Nella retrospezione e nella manifestazione della cultura popolare la verità sulle origini della pasta, parte essenziale della Dieta Mediterranea, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, Unesco 2010. Dunque non si tratta più di uno studio del passato fine a se stesso, ma è un’analisi del presente con proiezione sul possibile futuro.
 
In ogni caso, è molto più importante conoscere quanto ha significato per la società e per l’economia nazionale e, in particolare, del mezzogiorno il diffondersi nei continenti di questo prodotto tipicamente italiano. E’ per questo che invitiamo alla lettura dell’opera. Adesso, lasciamo la parola ai fatti e alle tradizioni orali raccolte ne Il Romanzo della Pasta Italiana di Nunzio Russo, Edizioni Esordienti Ebook, 2015, isbn 978-88-6690-238-6, di cui pubblichiamo un brano sulle origini della pasta.
 
LA PASTA NASCE IN SICILIA
 
La pasta secca è nata in Sicilia, e il suo luogo d’origine è una zona compresa tra Termini Imerese e Trabia, in provincia di Palermo. I ricercatori ci comunicano notizie di questo prodotto unico nella storia della scienza alimentare fin dal 1154. Questo avvenne cento anni prima della nascita di Marco Polo, per centinaia d’anni considerato l’esploratore che – scopertala in Cina – la fece poi conoscere in Occidente.
In verità, nella sua indagine Idrisi scrive di Trabia, piccolo centro vicinissimo a Termini Imerese e a circa 30 km dal capoluogo siciliano, affermando:
“A ponente di Termini Imerese è un abitato che si addimanda ‘At Tarbi Ah’: incantevole soggiorno, lieto d’acque perenni, che danno moto a parecchi mulini. La Trabia ha una piana e dei vasti poderi ne’ quali si fabbrica tanta copia di pasta (Yttriyya) da esportarne in tutte le parti, specialmente nella Calabria e in altri paesi di musulmani e di cristiani: ché se ne spediscono moltissimi carichi di navi.”
Nell’individuare il luogo d’origine, però, l’autore fa una certa confusione riguardo ai confini del territorio cittadino. Infatti, subito dopo, lo stesso continua con la sua descrizione:
 “A Trabia scorre il fiume di Termini, largo e copioso di acque (…)”
 
Ma Trabia all’epoca del geografo non era ancora stata fondata, come è noto a tutti.. Piuttosto, At Tarbi Ah era il termini arabo con cui si indicava una costruzione quadrata di alcune decine di metri per lato. In questi luoghi la famiglia del proprietario viveva, in prevalenza, di agricoltura e di piccolo artigianato. 

“Veloce” sembra essere uno degli aggettivi che utilizziamo di più, vogliamo fare tutto in fretta. Anzi, la pubblicità di una pomata lo sostituisce addirittura con la traduzione inglese : “Vuoi che il dolore ti passi fast?”
Vabbè.
Anche il cibo è “fast”, ormai il termine fast-food è entrato nel linguaggio corrente, ed è in genere sinonimo di “cibo spazzatura”, poco salubre, da evitare, insomma.
E pensare che esiste un “cibo veloce”, facile da preparare quando abbiamo fretta, più lento (pardon, “slow”) se abbiamo più tempo a disposizione, tutto italiano e per niente nocivo, ed è la pasta.
L’e-book che vi consiglio questa settimana parla proprio di questo alimento straordinario, ma non ci sono ricette: vi troverete, invece, la vera storia della pasta italiana, e forse scoprirete qualcosa che non sapete, ossia che la pasta industriale è nata in Sicilia.
La storia ce la racconta il discendente di due dinastie di pastai siciliani, che molti di voi già conoscono come eccellente romanziere: Nunzio Russo. Il suo libro è una vera chicca ed è arricchito da foto “storiche”, riproduzioni di marchi originali e di documenti curiosi e interessanti.

IL ROMANZO DELLA PASTA ITALIANA

Di seguito i link dove è possibile acquistare il libro.
Sul sito internet della Casa Editrice in versione cartacea, clicca sotto:
Sul sito internet della Casa Editrice in versione ebook:
Su Amazon in versione ebook:
Su Amazon in versione cartacea:
Su Kobo in versione ebook:
Su LaFeltrinelli.it in versione cartacea o ebook:
Su Mondadoristore.it in versione ebook:
 E su numerosi store online italiani e internazionali.

È uscito il libro «Il Romanzo della Pasta Italiana» di Nunzio Russo, scrittore termitano e discendente di un’antica famiglia di produttori di pasta alimentare siciliana. Il libro, disponibile in formato cartaceo ma anche in ebook, presenta, in 80 pagine, la storia della pasta secca e traccia un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da una cinquantina di immagini.  

Nunzio Russo con gli autori della prefazione de “Il Romanzo della Pasta Italiana“. Sono Kenneth DR Setchell e Carlo Clerici, come dire il massimo nell’innovazione e nella ricerca nel campo della nutrizione.

Il Prof. Kenneth DR Setchell è l’ideatore della pasta al germe di soia, ha iniziato a lavorare a questo progetto nel 1995, i suoi studi sui cibi a base di soia risalgono agli anni Ottanta. Nel 2003 ha ottenuto il più prestigioso riconoscimento in campo di nutrizione il Roche/DSM Award for Innovative Research in Nutrition.
 
La Pasta di semola con Germe di Soia
 
Introdurre nella pasta di semola il “germe di soia”, ricco di isoflavoni (molecole che permettono di prevenire alcune malattie diffuse tra le popolazioni occidentali), è stato l’obiettivo perseguito per anni dal professore Kenneth DR Setchell (sin dal 1980) e, più tardi, dal professore Carlo Clerici, docente all’Università di Perugia e direttore dell’unità di gastroenterologia dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordina di Perugia. I due ricercatori hanno lavorato insieme a questo progetto dalla fine degli anni ’90 arrivando, nel 2000, all’attuale formulazione della pasta Aliveris, che per porzione contiene 33 mg di isoflavoni (ovvero quanto presente in una dieta di tipo asiatico). Nel 2003 è arrivato per il professore DR Setchell il premio internazionale Roche per l’innovazione nel campo della nutrizione (International Award for Innovative Research in Human Nutrition) e da lì una serie di pubblicazioni sugli studi dei due ricercatori. Studi e ricerche che continuano tutt’oggi. I professoriKenneth DR Setchell Carlo Clerici hanno così risposto ad alcune domande.
 
www.nunziorusso.it/blog/dettaglio.asp (leggi qui l’intervista ai due ricercatori)

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