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LA VOCE DEL MAESTRALE di Nunzio Russo – 458 pag. – edito da EEE-book (Strada Vivero 15 – 10024 Moncalieri – TO – tel. 011 6472110 – www.edizioniesordienri.com) – brossurato – 2012 – prezzo 17,00 € – ISBN 978-88-6690-090-0

In questo romanzo Nunzio Russo racconta la storia del Pastificio Russo di Termini Imerese e dei suoi macchinari costruiti alla fine degli anni ’30 dalle Officine Reggiane.
 
E’ una storia siciliana d’ampio respiro, un’opera di letteratura sul mondo della pasta alimentare. Nella cornice di un secolo di storia che ha visto passare due Guerre Mondiali, il Ventennio fascista, la Campagna dAfrica, la caduta della monarchia e l’awento della Repubblica italiana, si snoda un racconto di fantasia che narra di una saga familiare, ricca di sfumature nel settore della produzione di pasta.
 
Turi Musumeci, mugnaio del paese di Granata, negli anni ha fatto fortuna e con le ricchezze accumulate ha potuto comprarsi il titolo di barone di Mezzocannolo al fine di mostrarsi in modo più autorevole nei riguardi del principe di Granata, senatore del Regno d’Italia, fondatore del paese oltre che potente “signore del pane”, in quanto proprietario dei mulini che macinano la gran parte della farina per i panettieri.
 
Musumeci, pero’, viene assassinato e le sue fortune passano al figlio Vincenzo, che decide di fondare un pastificio, avvalendosi dei macchinari delle Officine Reggiane. Ma la sua vita privata sarà scossa da una serie di eventi inaspettati e appassionanti.
 
pubblicato su Tecnica Molitoria (Chiriotti Editori), anno 64 – n. 7, luglio 2013
 

In oltre 300 visitano la mostra «Il Romanzo della Pasta Italiana», excursus storico e romantico su un prodotto tipicamente italiano nato in una Sicilia di altri tempi.

Oltre 300 visitatori in soli tre giorni per la mostra «Il Romanzo della Pasta Italiana», inaugurata venerdì 28 novembre nei locali dell’Associazione Dictinne Bobok di Palermo (via E. Albanese n. 7) e ideata da Nunzio Russo, discendente da produttori industriali di pasta siciliana. Hanno visitato la mostra anche molti discendenti dei pastifici attivi nei decenni scorsi sui territori di Termini imerese e della provincia di Palermo. Si è così chiuso con successo l’excursus storico e romantico su un prodotto tipicamente italiano, nato in una Sicilia di altri tempi e ben presentato dal discendente del pastificio Russo di Termini Imerese, chiuso alla fine degli anni ‘70 come tanti altri pastifici della città. La mostra, a cui ha partecipato anche la storica dell’arte Maria Antonietta Spadaro, è stata realizzata in collaborazione con Aliveris (società che detiene il brevetto di questa pasta il cui unico produttore al mondo è il Pastificio Filiberto Bianconi) e con l’Archivio Digitale Reggiane presso l’Unimore. Il brevetto internazionale è stato ottenuto dai ricercatori Carlo Clerici e Kenneth DR Setchell.

Nunzio Russo (autore del romanzo «La voce del maestrale», vincitore lo scorso settembre del Premio Elmo 2014 – Sezione Scrittori – Rizziconi RC) ha tracciato un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da circa 170 slide in power point. «Non si può dire con precisione quando è nata la pasta – ha chiarito – perché nasce con l’impasto della massaia che mette insieme farina e acqua. Ma ci sono dei documenti, come quello del geografo arabo Al Idrisi, che ci parlano della produzione di pasta in una località tra Termini Imerese e Trabia nel 1154. Certo è che i primi mulini necessitavano della forza meccanica dell’acqua per le macine, quindi non potevano che sorgere nelle vicinanze di fiumi». Lo scrittore, figlio di due famiglie di pastai, “Russo” di Termini Imerese e “Messineo” di Trabia, ha parlato della vivace industria pastaia del territorio a cavallo tra ‘800 e ‘900. Una presentazione arricchita da aneddoti e curiosità – molte delle quali contenute ne «La voce del maestrale» – ma anche da documenti, disegni, lettere, tavole di progetti in originale e antichi marchi di pastifici. Tracce di una storia che nel romanzo guidano l’evolversi delle vite dei personaggi. «Di certo è un romanzo storico – lo ha definito la professoressa  Francesca Caronna nella sua presentazione – al cui interno ci sono riflessioni specifiche: industria, pasta, amori che definisco “amori naturali” perché nelle storie, spesso incrociate, si mantengono inalterati in ogni circostanza. Ci sono figli condivisi e famiglie in cui il legame ancestrale tra le persone è indissolubile nel rispetto assoluto e completo delle altre persone coinvolte. Nel romanzo l’eredità è elemento di cultura e forza dell’essere “famiglia”: nessuno si trova mai da solo».
 
Venerdì, Russo ha ricevuto il guidoncino del Lions Club Termini Himera Cerere dal presidente Fabio Lo Bono per il suo impegno nel diffondere la storia dei pastifici di Termini Imerese. Il Club si è poi offerto come partner per futuri eventi volti a diffondere tali notizie.
 
Un servi

L’Associazione Arte e Cultura a Taormina e Babilonia Officina Culturale presentano nell’incantevole giardino di Via Timoleone, giovedì 17 ottobre alle ore 17.30, il romanzo di Nunzio Russo “La voce del maestrale” 

“La Voce del Maestrale” – come dice lo stesso autore – “è il romanzo di quella borghesia siciliana operosa che, tra l‘800 e buona parte del ‘900, ha costruito la buona sorte e le fortune di tanta gente di qui. Gente che si è anche opposta al male delle mafie, senza compromessi. Uomini e donne che vivono e amano, permeati dai valori più sacri racchiusi nel cuore di ciascuno. Insomma, il romanzo è la parte migliore di tutti noi, gente del sud”. Nunzio Russo narra con una prosa elegante la storia di alcuni uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud con enormi difficoltà e che hanno dovuto soccombere soprattutto a causa dei costi di trasporto e dell’assenza di una rete autostradale ai produttori delle regioni settentrionali ad aziende molto più grosse, più all’avanguardia e vicine ai mercati. La grandezza di quest’opera sta nel portare alla luce con documenti alla mano la chiusura di oltre quarantacinque piccole industrie nella zona di Termini Imerese e nel raccontare con grande amore è la saga familiare dei Musumeci che si sviluppa tra eventi storici d’interesse rilevante, come la prima e la seconda guerra mondiale, il ventennio fascista, la campagna d’Africa, lo sbarco in Sicilia delle truppe americane, l’avvento della Repubblica, il boom economico e ciò che ne consegue.

Venerdì 28 novembre, la cerimonia di apertura vedrà gli interventi di Marisa Russo, presidente dell’Associazione Dictinne Bobok, e della professoressa Maria Antonietta Spadaro, noto architetto e storico dell’Arte. A ripercorrere le origini della pasta italiana sarà Nunzio Russo attraverso la presentazione di un power point, prima del quale la professoressa Francesca Caronna parlerà del romanzo La Voce del maestrale dello stesso Russo. Si tratta della prima opera letteraria dello scrittore e imprenditore nato a Termini Imerese nel 1960 e discendente da una famiglia di produttori industriali di pasta siciliana. Nel suo romanzo, che lo scorso settembre ha vinto il Premio Elmo 2014 – Sezione Scrittori (Rizziconi RC), l’autore pluripremiato traccia un affascinante percorso storico della pasta alimentare che si srotola attraverso le vite dei personaggi. Una storia di “pasta, amore e fantasia” in una Sicilia immutabile e fuori dal tempo, dove il lavoro, la fatica e le tradizioni sono l’alimento fondamentale di una famiglia di pastai e di un territorio che ha assistito all’ascesa e anche al declino. 

Taormina. L’Associazione Arte & Cultura a Taormina e Babilonia Officina Culturale presentano nel giardino di Via Timoleone, giovedì 17 ottobre alle ore 17.30, il romanzo di Nunzio Russo: “La voce del maestrale”. “La Voce del Maestrale”, come spiega lo stesso autore, “è il romanzo di quella borghesia siciliana operosa che, tra l‘800 e buona parte del ‘900, ha costruito la buona sorte e le fortune di tanta gente di qui. Gente che si è anche opposta al male delle mafie, senza compromessi. Uomini e donne che vivono e amano, permeati dai valori più sacri racchiusi nel cuore di ciascuno. Insomma, il romanzo è la parte migliore di tutti noi, gente del sud”. Nunzio Russo narra con una prosa elegante la storia di alcuni uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud con enormi difficoltà e che hanno dovuto soccombere soprattutto a causa dei costi di trasporto e dell’assenza di una rete autostradale ai produttori delle regioni settentrionali ad aziende molto più grosse, più all’avanguardia e vicine ai mercati. La grandezza di quest’opera sta nel portare alla luce con documenti alla mano la chiusura di oltre quarantacinque piccole industrie nella zona di Termine Imerese e nel raccontare con grande amore è la saga familiare dei Musumeci che si sviluppa tra eventi storici d’interesse rilevante, come la prima e la seconda guerra mondiale, il ventennio fascista, la campagna d’Africa, lo sbarco in Sicilia delle truppe americane, l’avvento della Repubblica, il boom economico e ciò che ne consegue. L’evento è sostenuto dall’Hotel Metropole di Taormina. 

Nunzio Russo (autore del romanzo «La voce del maestrale», vincitore lo scorso settembre del Premio Elmo 2014 – Sezione Scrittori – Rizziconi RC) ha tracciato un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da circa 170 slide in power point. «Non si può dire con precisione quando è nata la pasta – ha chiarito – perché nasce con l’impasto della massaia che mette insieme farina e acqua. Ma ci sono dei documenti, come quello del geografo arabo Al Idrisi, che ci parlano della produzione di pasta in una località tra Termini Imerese e Trabia nel 1154. Certo è che i primi mulini necessitavano della forza meccanica dell’acqua per le macine, quindi non potevano che sorgere nelle vicinanze di fiumi». Lo scrittore, figlio di due famiglie di pastai, “Russo” di Termini Imerese e “Messineo” di Trabia, ha parlato della vivace industria pastaia del territorio a cavallo tra ‘800 e ‘900. Una presentazione arricchita da aneddoti e curiosità – molte delle quali contenute ne «La voce del maestrale» – ma anche da documenti, disegni, lettere, tavole di progetti in originale e antichi marchi di pastifici. Tracce di una storia che nel romanzo guidano l’evolversi delle vite dei personaggi. «Di certo è un romanzo storico – lo ha definito la professoressa  Francesca Caronna nella sua presentazione – al cui interno ci sono riflessioni specifiche: industria, pasta, amori che definisco “amori naturali” perché nelle storie, spesso incrociate, si mantengono inalterati in ogni circostanza. Ci sono figli condivisi e famiglie in cui il legame ancestrale tra le persone è indissolubile nel rispetto assoluto e completo delle altre persone coinvolte. Nel romanzo l’eredità è elemento di cultura e forza dell’essere “famiglia”: nessuno si trova mai da solo». 

L’Associazione Arte & Cultura a Taormina e Babilonia Officina Culturale presentano nell’incantevole giardino di Via Timoleone, giovedì 17 ottobre alle ore 17.30, il romanzo di Nunzio Russo “La voce del maestrale”.
“La Voce del Maestrale” – come dice lo stesso autore- “è il romanzo di quella borghesia siciliana operosa che, tra l’800 e buona parte del ’900, ha costruito la buona sorte e le fortune di tanta gente di qui. Gente che si è anche opposta al male delle mafie, senza compromessi. Uomini e donne che vivono e amano, permeati dai valori più sacri racchiusi nel cuore di ciascuno. Insomma, il romanzo è la parte migliore di tutti noi, gente del sud”.

Nunzio Russo narra con una prosa elegante la storia di alcuni uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud con enormi difficoltà e che hanno dovuto soccombere soprattutto a causa dei costi di trasporto e dell’assenza di una rete autostradale ai produttori delle regioni settentrionali ad aziende molto più grosse, più all’avanguardia e vicine ai mercati.

La grandezza di quest’opera sta nel portare alla luce con documenti alla mano la chiusura di oltre quarantacinque piccole industrie nella zona di Termine Imerese e nel raccontare con grande amore è la saga familiare dei Musumeci che si sviluppa tra eventi storici d’interesse rilevante, come la prima e la seconda guerra mondiale, il ventennio fascista, la campagna d’Africa, lo sbarco in Sicilia delle truppe americane, l’avvento della Repubblica, il boom economico e ciò che ne consegue.

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