Piera Rossotti Pogliano, della casa editrice EEE – Edizioni Esordienti Ebook ha definito l’Incubatore “un punto di incontro con gli autori e
aspiranti tali”. Il loro libro più venduto è stato La voce del maestrale, di Nunzio Russo
Ottimo successo di affluenza e vendite per una delle aree più preziose del Salone, dedicata agli editori con meno di 24 mesi di vita, che
quest’anno ha visto la presenza di 22 realtà provenienti da tutta Italia.
“Il Salone non si è fatto abbattere dalla crisi” ha dichiarato Elisabetta Corni di Ink Line: l’arte a servizio della didattica, che ha venduto molte
copie di Torino Capitale di Francesco Corni. Tra gli editori più attivi ed entusiasti c’è Marotta & Cafiero, una realtà che opera con coraggio
nel cuore di Scampia che ha praticamente esaurito le scorte di libri portate a Torino. Oltre 250 copie totali vendute, di cui 60 solodel saggio
collettivo Viaggio nell’Italia dei beni comuni, di Renato Briganti e Paolo Cacciari. La sorpresa è Napoli in un orto di Rosa Orfitelli.
Piera Rossotti Pogliano, della casa editrice EEE – Edizioni Esordienti Ebook ha definito l’Incubatore “un punto di incontro con gli autori e
aspiranti tali”. Il loro libro più venduto è stato La voce del maestrale, di Nunzio Russo. Da Qulture Edizioni il titolo più acquistato è stato Io so-
no Gomez di Fabrizio Bellincioni. Da Caracò editore il bestseller è stato Se stiamo insieme, con oltre 40 copie vendute.
Ottimi i risultati anche per Ouverture Edizioni che ha registrato un picco di vendite per i titoli Figlie dell’Iran di Olia Reza (35 copie) e Chi sa fa-
re la torta di mele trova marito di Valentina Santini (38 copie), e per Opposto Edizioni, il cui ti​
Nunzio Russo (autore del romanzo «La voce del maestrale», vincitore lo scorso settembre del Premio Elmo 2014 – Sezione Scrittori – Rizziconi RC) ha tracciato un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da circa 170 slide in power point. «Non si può dire con precisione quando è nata la pasta – ha chiarito – perché nasce con l’impasto della massaia che mette insieme farina e acqua. Ma ci sono dei documenti, come quello del geografo arabo Al Idrisi, che ci parlano della produzione di pasta in una località tra Termini Imerese e Trabia nel 1154. Certo è che i primi mulini necessitavano della forza meccanica dell’acqua per le macine, quindi non potevano che sorgere nelle vicinanze di fiumi».
SORPRESA. Spuntano macchine costruite dalle Officine. Pasta “doc” siciliana grazie alle Reggiane. Le Reggiane, la storica azienda di via Agosti finisce in cucina nel segno delle ricette mediterranee. E al posto di un pizzico di sale per la pastasciutta perfetta,ecco una spruzzata di mistero che porta il sapore degli eventi bellici. Accade con una donazione … (leggi sotto tutto l’articolo di Massimo Tassi).
Nunzio Russo narra con una prosa elegante la storia di alcuni uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud con enormi difficoltà e che hanno dovuto soccombere soprattutto a causa dei costi di trasporto e dell’assenza di una rete autostradale ai produttori delle regioni settentrionali ad aziende molto più grosse, più all’avanguardia e vicine ai mercati.
L’Associazione “Arte & Cultura a Taormina” e “Babilonia Officina Culturale” presentano nell’incantevole giardino di Via Timoleone, giovedì 17 ottobre alle ore 17.30, il romanzo di Nunzio Russo “La voce del maestrale”.
“La Voce del Maestrale” – come dice lo stesso autore- “è il romanzo di quella borghesia siciliana operosa che, tra l‘800 e buona parte del ‘900, ha costruito la buona sorte e le fortune di tanta gente di qui. Gente che si è anche opposta al male delle mafie, senza compromessi. Uomini e donne che vivono e amano, permeati dai valori più sacri racchiusi nel cuore di ciascuno. Insomma, il romanzo è la parte migliore di tutti noi, gente del sud”.
Nunzio Russo narra con una prosa elegante la storia di alcuni uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud con enormi difficoltà e che hanno dovuto soccombere soprattutto a causa dei costi di trasporto e dell’assenza di una rete autostradale ai produttori delle regioni settentrionali ad aziende molto più grosse, più all’avanguardia e vicine ai mercati. La grandezza di quest’opera sta nel portare alla luce con documenti alla mano la chiusura di oltre quarantacinque piccole industrie nella zona di Termine Imerese e nel raccontare con grande amore è la saga familiare dei Musumeci che si sviluppa tra eventi storici d’interesse rilevante, come la prima e la seconda guerra mondiale, il ventennio fascista, la campagna d’Africa, lo sbarco in Sicilia delle truppe americane, l’avvento della Repubblica, il boom economico e ciò che ne consegue.
È uscito il libro «Il Romanzo della Pasta Italiana» di Nunzio Russo, scrittore termitano e discendente di un’antica famiglia di produttori di pasta alimentare siciliana. Il libro, disponibile in formato cartaceo ma anche in ebook, presenta, in 80 pagine, la storia della pasta secca e traccia un affascinante percorso storico della pasta alimentare accompagnato da una cinquantina di immagini.