Ogni anno è la festa patronale con più devoti al seguito, la terza nel mondo. Stiamo parlando dell’omaggio di Catania alla sua Santa Patrona: S. Agata. La data fra il 3 e il 5 febbraio.

Agata nacque da una famiglia ricca e nobile verso il 230. Essa visse a Catania con la sua famiglia. Secondo la tradizione cattolica S. Agata si consacrò a Dio all’età di 15 anni circa, ma studi storici approfonditi rivelarono un’età non inferiore ai 21 anni: non prima di quest’età, infatti, una ragazza poteva essere consacrata diaconessa come effettivamente era Agata, cosa documentata dalla tradizione orale di Catania, dai documenti scritti narranti il suo martirio e dalle raffigurazioni iconografiche visitabili a Ravenna, con particolare riferimento alla tunica bianca e al pallio rosso. Inoltre, da un punto di vista giuridico, Agata aveva il titolo di "proprietaria di poderi", in altre parole di beni immobili. Per avere questo titolo le leggi del’impero romano pretendevano il raggiungimento del ventunesimo anno d’età. La santa morì martire sui carboni ardenti, dopo un ingiusto processo chiuso con un’insurrezione popolare contro Quinziano, che dovette fuggire per sottrarsi al linciaggio della folla catanese.

“La nostra città tutta è devota alla sua santa patrona, la cui storia e martirio sono esempio ancora oggi di dedizione e impegno in favore delle giuste cause “. Ha dichiarato Carmelo Mazzeppi, presidente Provinciale Fiaip – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali di Catania, commentando questa bella pagina dei Quaderni di Sicilia.

 

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