Alcune locandine degli eventi dedicati al romanzo
Nunzio Russo’s The Maestrale Voice could be defined as a painting, rather than a novel. The author’s delicate pen gently describes a century of Sicily, specifically the part of the island that gave birth to the product that most represents Italy: the pasta. His vivid descriptions include all aspects of the reality of those days, never forgetting the wonders of that land. So its colors, its perfumes, its sunsets, but also its people’s faces and their moods, their behaviors, their real essence: all these elements emerge on the surface of a canvas made of words.
This novel is not only the story of a pasta plant, but also the story of the families that gravitate around it; the background of a country that went through war, governed by the Fascist Regime which, in that land kissed by the sun, has merged its interests with the ones of an obscure power: the Mafia. But besides all these events, what mostly delights the reader’s minds and eyes are the images of a 20th century Sicily, cradled by the immense blue sea, caressed by the intense Maestrale.
Nella calma e ordinata campagna umbra, ancora si respira amore. Amore della tradizione e della storia, segni indelebili come le tracce lasciate dai calzari dei Santi che nei secoli hanno attraversato questo territorio.
Sono stati due giorni intensi e carichi d’emozione quelli vissuti qui, a Giano dell’Umbria. Tra chi vive il moderno dei tempi, guardando agli insegnamenti del passato, sono stato davvero bene. E’ questo quanto necessario a riconquistare l’essenza della vita. Troppe volte tale fondamento e’ stato dimenticato. Un grato pensiero, quindi, lo rivolgo all’Amministrazione Comunale e al sindaco dr. Paolo Morbidoni.
Ho avuto il privilegio di conoscere un’antica famiglia di pastai umbri, i signori Bianconi. Nella fabbrica si respira l’aria di una volta, e cosi’ si affrontano con successo le sfide dei nuovi mercati internazionali. E’ tutta una questione di esempio e di necessario rispetto della persona. Il pastificio Filiberto Bianconi 1947 S.p.A. è un’azienda che interpreta questi valori. La cosa mi ha fatto riflettere, e non poco, visto che provengo da quest’educazione. Allora, c’e’ ancora da sperare per le sorti d’Italia. Ne sono sicuro.
Ho incontrato i bambini delle scuole elementari di Giano e le insegnanti, in Sala Fra’ Giordano. E’ stato un momento che restera’ nella memoria. Si e’ trattato di un umile ritorno tra i banchi di scuola, senza esagerare, per rispondere alle mille domande riguardo alla mia Sicilia e molto di piu’. Aiutato dai piccoli, ho raccontato la storia della pasta alimentare, dalle origini siciliane ai nostri giorni. Alla fine, ho visitato lo stabilimento Bianconi in fila per due e tra loro. Li’ e’ prodotta anche la speciale pasta Aliveris con Germe di Soia. Mi è piaciuto.
A Spoleto e’ finito il viaggio in Umbria. Nella sede regionale di Cittadinanza Attiva, ancora una volta ho presentato ai lettori La Voce del Maestrale. E’ stato un momento di dialogo su vari temi, percorrendo la storia com’e’ descritta e tramandata, dai ricordi e dalle generazioni. Il passato è qualcosa che vive in questo modo, e finanche diventa strumento per affrontare il presente come il domani. Ringrazio il buon Dio, perche’ non ha fatto di me un sapiente o un intellettuale. Sono soltanto uno scrittore, convinto della missione affidata alla specie: il dono di se stesso all’altro.
Termino, e credete ne vale la pena, con la poesia a me dedicata dai bimbi delle elementari. Il mondo e’ bene osservarlo con innocenza, giusto come fanno loro. E’ proprio cosa buona. Almeno, credo io.
DEDICATA A NUNZIO RUSSO
Benvenuto Nunzio Russo, egregio scrittore,
The Maestrale Voice talks about the ancient time of Sicily, hidden between the magnificence of the countryside and the blue sea. Totò Musumeci grew up listening to that voice, and he came to know the ancient stories that became legend. Now, a mysterious force calls him to be part of a secret adventure, while the wind tries to cover up everything with its raging howl.
Totò is the grandchild of the baron of Mezzocannolo, who was killed by the Mafia. He is also an industrialist. The pasta factory he inherited belongs to the tradition, and he must protect it against the prince of Granata’s duress, like his grandfather did before him. The prince of Granata funded that village, and he rules it all.
But times change, and the baron’s dynasty dies out, although the evil done is still the same. The Sun on Earth disguises himself, hiding behind charming semblances, and has become more and more dangerous.
Totò will fight against him till the end, sure that after him someone else will follow in the past generations’ footsteps. And, that day, the Maestrale voice will be the cry of a people who gains their freedom.
Il Villaggio dei Libri, il settimanale di libri e cultura di RadioBunny ospita Nunzio Russo. L’intervista all’autore de La Voce del Maestrale andra’ in diretta lunedì 4 marzo 2013 alle 11:00, con replica lo stesso giorno alle 22:155. E ancora in onda sabato 9 marzo 2013 alle ore 20:00.
Tutte le verità, i retroscena e gli aneddoti sul romanzo saranno raccontati dallo scrittore. Se siete curiosi e desiderate saperne di più, basta collegarsi per tempo a Bunny Web Radio, digitando www.radiobunny.itFrom an old mentor’s tale and an unexpected missionary doctor’s manuscript, the story of a numerous family belonging to the southern middle class takes shape.
In the timespan of one hundred years, the fortunes of men and women belonging to the same dynasty become ‘an incredible story, which is true like the fury of the wind, like the Maestrale voice.’ And in the background, a magnificent Sicily and Africa, that is closer than we could ever imagine.
The story of this novel is inspired by real events. This tale also represents the only trace left about an epic which goes beyond the Sicilian boundaries; in it we can find both notable personages and less famous faces, which give authenticity to the story.
This is the most recent story of the Italian pasta, whose origins go back to the Kingdom of Sicily and to King Roger II.
I wish someone would decide to visit Eritrea in the future and, once in Keren, turn where the Afabet crossroads is, reaching the St Maryam Deari Chapel, which lies in a baobab tree. There, hanged at the bark of the tree, there’s a typewritten tale. And I also wish this traveler would go on top of the hill which overlooks the whole city, crossing then the threshold of the Heroes’ Cemetery. He would be received by an old Askari, who was a child seventy-five years before; now he lives there and will show the traveler the tree-lined roads of the small war memorial. On the right, there are the natives’ graves; on the left, the Italians’. In the middle lies an Italian brigadier general and his soldiers. Above those heroes, the Italian and Eritrean flags fly in the savannah wind.
The novel reveals the desire of giving voice to the best part of the southern people. These persons are the men and women who, with their lives, have left to the new generations a positive message, starting in fact the agroindustry and the most famous Made in Italy.
At the same time, the protagonists live their loves and disillusions, their successes and defeats, according to their personal ideals. The Maestrale voice descends on the events like a soundtrack, pushing life towards those values and virtues that make of it a sacred good.
The baron of Mezzocannolo, the main character and hero of this story, beat the evil and pushed it away. And this is why he was happy and free
Salvatore Musumeci, mugnaio del paese di Granata, si è arricchito col suo duro e onesto lavoro, fino a comprarsi il titolo di barone di Mezzocannolo: un titolo che, secondo le sue intenzioni, dovrebbe permettergli di essere più autorevole nei confronti del principe di Granata, senatore del Regno d’Italia, fondatore del paese oltre che potente “signore del pane”, in quanto proprietario dei mulini che macinano la gran parte della farina per i panettieri. Ma il principe è di diverso avviso: il pane è “roba sua” e la concorrenza di quel parvenu di Musumeci- anche se minima- è per lui un continuo affronto. Inoltre, insulto imperdonabile, il barone ha umiliato don Pietro Bellomo, soprastante del feudo principesco, frustandolo a sangue. I rancori esplodono all’improvviso: mentre Turi Musumeci passeggia sulla spiaggia, una scarica di pallettoni lo centra in pieno.
Il mulino passa a suo figlio Vincenzo, che comincia a produrre semole da pasta, poi fonda il Pastificio Musumeci, con ottimi guadagni. Ma non va altrettanto bene la vita sentimentale di Vincenzo, da sempre innamorato di Maddalena, medico missionario in Africa, ma sposato ad Ada, madre di suo figlio Totò, lentamente avviata verso una quieta follia. Una visita del giovane all’Asmara ed un incontro d’amore con la donna avrà le prevedibili conseguenze: Maddalena resta incinta e, per salvare se stessa e il bambino dalla vergogna, sposa Adriano Baggio, un ufficiale appena arrivato dall’Italia.
Una saga familiare che parte dal 1910, attraversa tutto il secolo, tra due Guerre Mondiali, il Ventennio fascista, la Campagna d’Africa, la caduta della monarchia, l’avvento della repubblica, e arriva ad oggi. Un sorprendente romanzo d’esordio che è lo splendido affresco storico e sociale di un mondo scomparso, tra segreti, passioni inconfessabili, odi, vendette, peccati “dalla lunga ombra”. Una vicenda narrata con una prosa impeccabile, ritmo sostenuto e assoluta verosimiglianza: la storia degli uomini che hanno fatto l’imprenditoria del Sud, tra dure fatiche e ostacoli quasi insormontabili, con audaci intuizioni e molta perseveranza. Personaggi, sia principali che di contorno, che amerete per il loro coraggio, la loro forza morale e la profonda umanità, ma anche per il loro spirito e la inarrestabile vitalità.
Nunzio Russo, nato a Palermo, vive a Termini Imerese, dove è cresciuto e dove sono nati i suoi figli, Francesco e Massimo.
Discendente da antichi produttori di pasta alimentare nel territorio di Trabia e Termini, secondo la rigida tradizione familiare si è accostato all’attività imprenditoriale paterna appena adolescente. Oggi è un libero professionista, collabora con l’associazione Liber Liber, è volontario nel Progetto Manuzio e raccoglie testi antichi e classici, trasferendoli su supporto elettronico a vantaggio delle generazioni future. Ha due grandi passioni: la Sicilia e l’Africa.
La voce del maestrale di NUNZIO RUSSO
Per comprare il libro www.edizioniesordienti.com e sui maggiori web store di distribuzione
http://specchiomagico.net/russonunzio.htm
la voce del maestrale di nunzio russo
Taormina (Sicilia). La registrazione video dell’incontro di Nunzio Russo insieme con gli studenti di Minnesota University, in viaggio di studio in Italia. Una presentazione particolare del romanzo La Voce de Maestrale. Il riconoscimento del valore letterario, come dell’interesse suscitato dall’opera e dai valori espressi.
– Video parte 1 youtu.be/LQeZJ20R7GE
– Video Parte 2 youtu.be/lJOGG_X2w7E
– Video Parte 3 youtu.be/SmqEzdZlzSs
Buona visione!
Di me avete scritto…
Uno dei miei autori più cari: uno dei primi che ha creduto in me tanti, tanti anni fa, quando Contrappunto muoveva ancora i suoi primi passi e non era ancora ciò che poi è diventata… Un romanzo che abita nel mio cuore da sempre, e che porteremo nel cuore di sempre più persone!
Natascia Pane – Agenzia Contrappunto – Torino
…E mentre scorrono i fatti, l’autore introduce come una colonna sonora, la presenza rassicurante della voce del maestrale.
Rosy Orlando – Giornale di Sicilia – Palermo
Il romanzo di Nunzio Russo racconta di una famiglia borghese, legata all’industria della pasta. La storia è ambientata nel XX secolo fra la Sicilia e l’Africa.
Mario Rozza – Magazine Pirelli Re – Milano
La Voce Del Maestrale è un romanzo che sa farsi volere bene, perché con il suo stile narrativo scorrevole e la semplicità descrittiva conduce per mano il lettore appassionandolo agli avvenimenti.
Michele Terrana – Malgrado Tutto – Racalmuto (Agrigento)
Nunzio Russo è autore di un volume, "La Voce del Maestrale", che traccia una storia a tinte forti immersa negli splendori e nelle contraddizioni della Sicilia.
Mario Valeri – L’Agente Immobiliare – Roma
Nel suo romanzo – La Voce del Maestrale -, Nunzio Russo consegna il vissuto di uomini e donne del Sud, pionieri di una cultura della cui fortuna siamo testimoni.
Alberto Asero – giornalista – Torino
Complimenti vivissimi. Ho letto il suo libro che mi è stato regalato dalla mia carissima amica Gabriella. Leggendolo ha risvegliato in me ricordi di una parte della mia vita trascorsa in sicilia. Lei racconta una storia vera, piena di realtà vissute e sentimenti profondi, che nella realtà a volte danno gioia e altre volte dolore. Grazie per questi ricordi riaffiorati, grazie al suo libro, e mi permetto di aggiungere di non smettere mai di non smettere di dedicarsi alla scrittura e regalarci nel futuro altri capolavori come "la voce del maestrale". Complimenti ancora e un affettuoso saluto. Marilena.
P.S. sono nata in sicilia precisamente a san cataldo provincia caltanissetta, e ci sono rimasta per 15 anni. poi io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a padova e siamo rimasti.
Marilena Desimone – lettrice – San Cataldo (Caltanissetta)
Complimenti per il romanzo "La voce del Maestrale". E’ un libro che ti avvolge!
Patrizia Diemoz – vice presidente nazionale fiaip – Aosta
"…e mentre il cielo si riempiva di stelle e la luna rischiarava i fertili campi di una volta, la voce del maestrale si trasformo’ in un canto di gioia". Fatto. Anch’io ho appena finito di leggerlo. Bellissimo! Complimenti da una palermitana che ha la fortuna di poter vivere in questa terra meravigliosa e mangia solo…pasta siciliana! ahahah
Alessandra Cavarretta – lettrice – Palermo
Romanzo scritto con il cuore e da penna magistrale!
Solo un cuore siciliano poteva riuscire in una narrazione simile!
Valori e sentimenti come: amicizia, amore, rispetto, fedeltà e onore non potevano essere espressi in modo migliore, quasi da renderli concreti e palpabili.
Sono valori del passato che Nunzio Russo ha saputo riportare in modo toccante alla memoria, forse sperand